Mentre è attesa per settembre la sentenza per l’omicidio di Marco Vannini, arriva un’iniziativa per celebrare la sua memoria.
“Marco Vannini è figlio di tutti”, come recitano i sempre numerosi cartelloni di incitamento durante le udienze del processo per il suo omicidio. Ora apre anche un parco dedicato al ragazzo di Ladispoli.
Il parco in memoria di Marco Vannini
La notizia arriva direttamente dalla pagina ufficiale di Quarto Grado: è nato un parco dedicato alla memoria di Marco Vannini.
Il sito, a Cerenova in provincia di Roma, è stato infatti aperto nel fine settimana appena trascorso e la notizia è stata subito divulgata, data la portata innovativa dell’evento.
Ad inaugurarlo c’erano ovviamente i familiari di Marco, primi tra tutti mamma Marina e papà Valerio.
A celebrare tale evento però anche gli zii, i cugini e la nonna di Marco, Gina.
Sul luogo è stata posta una pietra che ospita oltre ai fiori per Marco, anche una fotografia che immortala una sua espressione felice e spensierata.
Il luogo che ospita il parco non è stato scelto e progettato a caso: si trova in una zona molto vicina a dove Marco abitava.
Inoltre è stato dotata di un parco giochi dove altri bimbi è ragazzi potranno passare dei momenti felici nel ricordo di quel giovane che troppo presto è stato strappato alla vita.
Il nuovo processo porterà alla verità?
L’iniziativa promossa a favore della memoria del giovane ucciso a Ladispoli nella notte tra il 17 ed il 18 maggio 2015 arriva in un momento cruciale.
A febbraio la Cassazione ha infatti deciso di annullare la sentenza di secondo grado che vedeva condannato a 5 anni Antonio Ciontoli ed a 3 anni il resto della famiglia.
Da poche settimane ha preso il via quindi il processo d’Appello bis ed è tutto da rifare per ottenere giustizia per Marco Vannini.
Nella prima udienza a Roma erano presenti anche i genitori di Marco, mamma Marina e papà Valerio accompagnati da tantissimi sostenitori.
In aula Federico Ciontoli ha rilasciato una lunga dichiarazione spontanea in sostanza confermando le precedenti versioni.
Ora si attendono le prossime udienze con la testimonianza di Viola Giorgini e la sentenza finale prevista per il 23 settembre.