È passato un anno dalla morte del 22enne Stefano Marinoni, quale pista si sta seguendo nelle indagini? Tutti gli aggiornamenti sul caso.
La morte del giovane Stefano Marinoni, scomparso da Baranzate il 4 luglio 2019 e venne ritrovato cadavere otto giorni dopo, non ha ancora risposte. Ora pare in arrivo una svolta, i dettagli.
La scomparsa e la morte di Stefano Marinoni
Dopo un anno è ancora mistero intorno alla morte di Stefano Marinoni, elettricista 22enne di Baranzate in provincia di Milano.
Il giovane scomparve dalla sua abitazione in via Nazario Sauro il 4 luglio 2019 ed il suo cadavere venne ritrovato solamente dopo otto giorni.
Il corpo Stefano era infatti adagiato ai piedi di un traliccio dell’alta tensione situato tra Rho e Arese, due centri dell’interland milanese.
Il ragazzo era scomparso senza dare apparenti avvisaglie tanto che le sue ultime parole alla madre prima di uscire erano state:
“Torno tra venti minuti, sono qui per cena”
L’autopsia effettuata dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo rivelarono la causa della morte: Stefano era stato ucciso con numerose coltellate, come riporta il settimanale Giallo.
Molte le ipotesi per la scomparsa e la successiva morte del 22enne ma ancora nessuna certezza è giunta a soluzione del giallo.
Una nuova pista per gli inquirenti?
Nelle immediatezze del fatto erano scattate le indagini: il Pm Mauro Clerici aveva disposto un procedimento per omicidio a carico di ignoti.
Ad oggi però, più di un anno dopo, non vi sono ancora delle risposte ai tanti dubbi che ruotano attorno alla scomparsa del 22enne Stefano Marinoni.
Di pochi mesi fa, in pieno lockdown, è però giunta la notizia di una possibile svolta: pare che gli inquirenti abbiano trovato una pista.
Nel mirino delle indagini sarebbero finite le conoscenze di Marinoni: nell’ultimo periodo prima della scomparsa pare infatti che Stefano avesse iniziato a frequentare alcuni nuovi amici sui quali gli inquirenti si stanno concentrando.
Il giovane era uscito in fretta da casa prendendo l’auto ma lasciando il portafogli come riporta Il Corriere della Sera.
Gli inquirenti trovarono la sua Smart nel parcheggio poco distante dal luogo del ritrovamento con il cellulare spento nascosto sotto il tappetino.
Tutti elementi che porterebbero gli inquirenti verso qualcuno che Marinoni conosceva e con cui doveva incontrarsi quel giorno.