Omicidio-suicidio a Varese: un uomo di 74 anni si è ucciso insieme alla figlia disabile. A scoprire i corpi è stata la nipote dell’uomo.
Pare che il 74enne, gravemente malato, non accettasse di lasciare da sola la figlia, disabile sin dalla nascita. Così avrebbe programmato l’omicidio-suicidio avvenuto nella notte a Saltrio, Varese. L’anziano avrebbe lasciato anche un messaggio d’addio alla moglie, anche lei gravemente malata e costretta a letto.
Dramma della disperazione
Un vero e proprio dramma della disperazione quello andato in scena la scorsa notte a Saltrio, Varese. Una duplice morte, che sembrerebbe ricondurre ad un omicidio-suicidio.
Come riferisce anche Tgcom24, un uomo di 74 anni si sarebbe ucciso con la figlia disabile di 31 anni. Stando alle prime ricostruzioni dei Carabinieri, l’uomo non accettava di morire, lasciando da sola la figlia, non vedente dalla nascita.
Così, con la scusa di accompagnarla ad un concerto di musica classica, l’avrebbe condotta nella loro casa di campagna a Saltrio. È proprio nelle campagne di Varese che si è consumato l’omicidio-suicidio.
Morti con i gas di scarico
Il 74enne avrebbe stordito la figlia con del Valium, poi si sarebbe chiuso con lei nel garage dell’abitazione. Dopodiché, ha avviato il motore dell’auto ed ha atteso la morte insieme alla figlia.
Si presume che l’omicidio-suicidio sia avvenuto nella tarda serata di ieri. I corpi, però, sono stati scoperti soltanto questa mattina, quando la nipote dell’uomo si è recata nella casa di campagna ed ha trovato i corpi senza vita dello zio e della cugina.
Il 74enne avrebbe lasciato un bigliettino di addio alla moglie, anche lei gravemente malata e allettata. Nei prossimi giorni, verrà effettuata l’autopsia sui corpi del 74enne e della figlia, anche se non sembrano esserci dubbi in merito alle cause della morte.