Il presidente dell’Asaps Biserni vorrebbe l’uso del cellulare come aggravante in caso di omicidio stradale.
Un argomento che purtroppo non passa mai di moda è quello legato all’omicidio stradale, sono molte, infatti, le persone a perdere la vita a causa di automobilisti distratti, intenti all’uso del cellulare, o alla guida in stato di ebrezza. A tornare sull’argomento e riaccendere nuova luce sulla vicenda il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il quale avrebbe convocato un tavolo a via Arenula per discutere di un nuovo disegno di legge.
L’aggravante del cellulare
Come predetto, oltre delle normative più severe, chiunque causi un omicidio stradale mentre usa il cellulare subirà un aggravante, come in caso di guida in stato d’ebrezza. A rincarare la dose ci pensa il presidente dell’Asaps, Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale, Giordano Biserni.
Dopo 4 anni, la legge aveva sicuramente bisogno di un tagliando di verifica delle norme introdotte con la legge 41/2016. La pirateria stradale da allora non è affatto calata
Biserni, infatti, porta all’attenzione un dato davvero importante, ossia il numero di sinistri avvenuti in Italia nei fine settimana post lockdown di giugno, i quali avrebbero causato la scomparsa di ben 41 motociclisti.
Al centro della discussione anche i monopattini elettrici
Biserni, inoltre, si schiera totalmente a favore di una pena più aspra per gli automobilisti sorpresi nell’uso del cellulare. Le altre modifiche discusse sarebbero quelle legate all’omissione di soccorso, per la quale si vorrebbe l’arresto, e l’abolizione degli sconti di pena in caso di “concorso di colpa”. Delle regole sicuramente più severe ma che dovrebbero permettere una maggiore sicurezza al volante per tutti. Infine, si è discusso persino dell’utilizzo dei nuovi monopattini elettrici, spesso messi in mano a giovanissimi. Secondo Biserni, infatti, questi nuovi mezzi di trasporto necessiterebbero di assicurazione e casco obbligatorio per il conducente.