Si è svolta oggi l’autopsia di Elvis Motetta ucciso con 5 coltellate dalla madre che resta in carcere per l’omicidio di Pallanzeno.
Vuole restare in carcere Vittoria Gualdi, la mamma che ha ucciso suo figlio 49enne per la disperazione. Nel frattempo le indagini sull’omicidio di Pallanzeno procedono serrate: oggi l’autopsia.
Gli inquirenti dispongono l’autopsia
Il sostituito procuratore Fabrizio Argentieri è stato il primo ad ascoltare mamma Vittoria e a disporne l’arresto cautelativo già venerdì pomeriggio.
A perdere la vita questa volta è un figlio, un uomo di 48 anni, ucciso con 5 coltellate nella notte tra giovedì 18 venerdì 17 luglio.
È stata proprio la donna a consegnarsi alle autorità confessando di aver accoltellato il figlio.
Ora la Procura di Verbania ha disposto per maggiore chiarezza l’autopsia come riporta La Stampa.
Ad effettuare l’esame previsto per la giornata odierna sarà Carola Vanoli medico legale presso l’Ospedale Castelli di Verbania.
I risultati potranno forse chiarire cosa è accaduto nell’appartamento di Pallanzeno quella tragica notte.
Mamma Vittoria resta in carcere per l’omicidio di Pallanzeno
La 67enne Vittoria Gualdi resterà in carcere, come deciso dal Gip di Verbania Beatrice Alessio che ha ascoltato per ben due ore la donna lunedì mattina.
La mamma di Pallanzeno ha risposto alle domande su quanto accaduto giovedì notte nell’appartamento in Contrada Motetta.
Lei stessa proprio durante l’interrogatorio aveva chiesto di restare in carcere schiacciata dal senso di colpa per quanto accaduto
“Lasciatemi in carcere”
Pare infatti dalle prime ricostruzioni che la morte di Elvis per mano della madre sia avvenuta in un contesto di disperazione dovuta alla lunga e difficile gestione di quel figlio problematico.
Il 48enne infatti pare avesse un percorso di tossicodipendenza, violenza ed altri reati ed in zona tutti sapevano quanto fossero provati i genitori da quella situazione.
Proprio il padre di Elvis era rimasto vittima di un infarto fulminante solo due settimane prima e mamma Vittoria era dunque vedova da pochissimo.
Tutta la comunità si è schierata compatta infatti dalla parte di Vittoria, chiedendone l’immediata scarcerazione e proponendo anche una colletta per pagare la sua difesa in sede processuale.