Secondo un nuovo studio che incrocia i dati riguardanti cibo, cambiamento climatico e ghiacciai, entro il 2100 gli orsi polari potrebbero scomparire.
Gli orsi polari potrebbero estinguersi entro il 2100. Queste sono le conclusioni di uno studio pubblicato su Nature Climate Change. Questo studio mette in evidenza che se non bloccassimo il cambiamento climatico, gli orsi polari potrebbero restare senza cibo e morire.
I risultati dello studio
Il principale autore dello studio è Peter Molnar ed ha analizzato l’80% della popolazione totale degli orsi polari. Questi dati sono stati raffrontati con quelli derivanti dalle possibili proiezioni future sui ghiacci entro il 2100, se manteniamo le stesse produzioni di CO2, questo sarà il risultato.
Con la riduzione dei ghiacci, gli orsi dovranno digiunare sopravvivendo con il solo grasso accumulato. Morirebbero di fame, data l’estrema difficoltà nel reperire cibo. Questo li potrebbe portare sull’orlo dell’estinzione, lasciando loro soltanto nell’area più a nord dell’Artico.
Quando gli orsi digiunano sono soliti non muoversi o farlo il meno possibile con lo scopo di risparmiare energie. La riduzione dei ghiacci porterà anche ad un calo drastico della popolazione. Si allungheranno i tempi che gli orsi impiegano per trovare un compagno, cosa che porterà questi animali a muoversi nonostante il digiuno, bruciando energie inutilmente.
Le predizioni degli scienziati
Il destino degli orsi polari è stato predetto da lungo tempo e usato come monito per ricordare quali siano gli effetti che potrebbe portare il cambiamento climatico causato dall’uomo.
I critici che non credono ai cambiamenti climatici asseriscono che il timore per l’estinzione degli orsi polari sia esagerato dato che sono stati in grado di sopravvivere nonostante le alte temperature e la carenza di cibo. Gli scienziati ovviamente non accettano quest’argomentazione. La loro risposta è che con ogni probabilità nei precedenti periodi caldi, gli orsi avevano accesso a fonti alternative di cibo, cosa che non si verifica più.