La polizia postale ha sgominato una rete di pedofili che si scambiava video pedopornografici online. Le indagini sono partite a seguito della denuncia di due genitori.
Nell’operazione denominata “pay to see” so no emersi centinai di video perdopornografici. La rete di pedofili aveva contatti in 12 regioni italiane.
La scoperta della polizia postale
La polizia postale italiana ha scoperto una rete di pedofili che scambiavano materiale pedopornografico online. Come riferisce anche Fanpage, spesso erano gli adolescenti che realizzavano le immagini, che poi venivano vendute online con un ‘listino prezzi’ per ogni prestazione richiesta.
All’indagine hanno lavorato più di 100 investigatori del centro nazionale di protezione dei minori del servizio polizia postale di Roma e della polizia postale e delle comunicazioni di Bari e Foggia.
Gli agenti hanno eseguito perquisizioni personali, informatiche e sequestri in 12 regioni.
L’indagine partita dalla denuncia di due genitori
A far scattare l’indagine, sono stati due genitori, insospettiti dall’eccessivo uso dei social network da parte della figlia. È emerso così un vero e proprio sistema di vendita online di video pedopornografici.
Gli accordi per la vendita delle immagini avvenivano su chat private, secondo un listino prezzi pubblicato online. A seconda delle richieste, era possibile anche effettuare sex chat e video chat dal vivo.
Scoperta una chat degli orrori
Qualche giorno fa la polizia postale ha scoperto una vera e propria chat degli orrori. Una 20ina di adolescenti si sarebbero scambiati video hard ed immagini choc con decapitazioni di umani e animali.
L’inchiesta era partita dalla denuncia di una mamma di Lucca, che aveva scoperto sul cellulare del figlio 15enne video hard con bambini.
Sui cellulari dei 20 minorenni coinvolti nell’indagine, la Polizia postale ha scoperto video di suicidi e decapitazioni di persone e animali.