La mamma l’aveva lasciata a casa sola legata al divano: la bimba di tre anni è morta per disidratazione dopo una settimana di sofferenze.
La notizia di una tragedia della solitudine ha viste coinvolte una mamma single e la sua bimba di appena tre anni, morta per disidratazione perché lasciata per giorni a casa da sola.
Tragedia in Giappone: morta una bimba di tre anni
La triste storia della piccola Noa e della sua mamma arriva dal Giappone ed è una storia che parla di solitudine è disagio umano come riporta Avvenire.
La mamma di Noa viveva in un quartiere di Tokio con la sua piccola di appena 3 anni.
Erano solo loro due, perché il padre di Noa le aveva abbandonate tempo prima.
Saki Kakehashi, questo il nome della giovane mamma, era da tutti descritta come affettuosa ed amorevole con la bimba ma qualcosa deve averla spinta a prendere una decisione fatale per la piccola.
La 23enne è infatti partita per una settimana lasciando la bimba da sola nell’appartamento di Kamata.
Al suo rientro purtroppo la bimba era morta, probabilmente disidratata.
La donna secondo le ricostruzioni avrebbe allora agito come in uno stato di coscienza alterato: avrebbe prima pulito la casa, aperto le finestre, cambiato il pannolino alla piccola e solo poi chiamato i soccorsi.
“Penso che mia figlia sia morta. Non respira. Forse è colpa mia. L’ho lasciata sola per qualche giorno”.
La madre aveva subito in passato violenze
Secondo quanto emerso, la mamma 23enne avrebbe avuto un passato fatto di sofferenze ed abusi e che già da tempo avrebbe dovuto essere seguita dai servizi sociali della zona.
Quando era lei stessa solo una bambina era infatti stata abusata e maltrattata dalla madre e dal compagno, con torture indicibili.
Veniva ad esempio appesa con una corda per ore in casa.
Con la piccola Noa era sempre stata gentile ma quando ha conosciuto un uomo su Internet la voglia di non stare sola avrebbe prevalso sul senso materno.
Avrebbe così deciso di lasciare la bimba in casa, con dei biberon a disposizione per nutrirsi e dei giochi credendo di non fare nulla di sbagliato.
“Non pensavo che morisse..l’avevo persino legata al divanetto, per evitare che andasse in giro a farsi male…”.
La donna, che non aveva nessun aiuto da parenti o amici, pare fosse stata contattata dai servizi sociali solo su anche mese fa ma non aveva risposto al telefono.