Marinelli e Bazzano, i due aggressori del nuotatore Manuel Bortuzzo, si sono visti ridurre la pena da scontare.
I due aggressori di Manuel Bortuzzo erano stati condannati a 16 anni in primo grado.
Cosa accadde quella notte
Manuel Bortuzzo, si trovava insieme alla sua fidanzata, a sud di Roma, quartiere Axa, quando venne raggiunto da un colpo di pistola mentre era ad un distributore di sigarette. Era un sabato sera del febbraio del 2019. Il colpo venne sparato da Marinelli che si trovava a bordo di un mezzo a due ruote condotto da Bazzano. A seguito del colpo, esploso per uccidere, il ragazzo, promettente atleta del nuoto, si è visto svanire per sempre la sua carriera poiché è rimasto paralizzato alle gambe.
E’ caduta un’accusa
La pena è stata ridotta poiché è caduta l’accusa del tentato omicidio di Martina Rossi, fidanzata di Manuel Bortuzzo. Il nuotatore fu sparato nella notte tra il due ed il tre febbraio del 2019. Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzanogli erano stati condannati a 16 anni ad ottobre. Oggi, con la caduta dell’accusa, la pensa sarà ridotta a 14 anni di carcere.
Il nuotatore venne colpito da uno sparo di pistola rimanendo paralizzato alle gambe. Il raid che il ragazzo, insieme alla sua compagna, subì quella notte, era stato premeditato. I malviventi avevano come obbiettivo la sua morte.
L’avvocato di Manuel, Massimo Ciardullo, ha affermato che il giovane ha accettato con serenità il giudizio dei giudici e non ha fatto polemiche. Come si legge su TgCom24, il legale ha però aggiunto:
“Dal canto mio è una sentenza che rispetto ma che non condivido, attendo di leggere le motivazioni. Dobbiamo capire perché è caduta l’accusa di tentato omicidio nei confronti della fidanzata di Manuel”.