Mentre si cerca nei pozzi Samira la mamma scomparsa da Staghella, la Procura ha rinviato a giudizio Mohamed che starà in carcere fino al processo.
Novità nel caso di Samira El Attar la mamma scomparsa lo scorso ottobre: il marito Mohamed verrà giudicato per omicidio e soppressione di cadavere. Per lui restano chiuse le porte del carcere.
Le ricerche di Samira scomparsa da Stanghella proseguono
La scomparsa della mamma di Stanghella in provincia di Padova ha colpito tutti.
La donna era conosciuta e ben voluta da amici e conoscenti ma è scomparsa nel nulla ad ottobre 2019 lasciando la sua piccola bimba.
Proprio alla scuola della bambina si fermano le tracce di Samira che poi sarebbe sparita sulla sua bicicletta.
Ad entrare nel mirino delle indagini è stato fin da subito il marito, Mohamed Barbri, per il difficile rapporto che aveva con la moglie dovuto alla gelosia dell’uomo, come riportano numerose testimonianze.
Mentre i sospetti si concentrano sul marito, le ricerche di Samira sono riprese dopo il lockdown con nuovi obiettivi: i pozzi delle zone limitrofe a Stanghella.
Il pm ottiene il rinvio a giudizio per Mohamed
Il marito di Samira, Mohamed Barbri si trova attualmente nel carcere di Verona e dovrà restarci fino all’inizio del processo, come ha riportato Quarto Grado sulla sua pagina Facebook.
Barbri era stato condotto in carcere dopo essere stato estradiato dalla Spagna: era fuggito il 1 di gennaio per cercare la moglie come ha riportato il suo avvocato Daniele Pizzi.
La difesa di Mohamed punta a sostenere che la donna si sia allontanata volontariamente e chiede di indagare sul suo passato.
Secondo la linea difensiva la vita di Samira nasconderebbe segreti gravi, fatto questo che non ha avuto fin’ora nessun riscontro dalle indagini.
Secondo le notizie la Procura di Rovigo ha ottenuto il rinvio a giudizio per Barbri.
Il marito di Samira sarà in aula a gennaio 2021 con l’accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere.