Sono 14 le persone iscritte nel registro degli indagati per la morte di Stefano, il bimbo caduto in un pozzo nel parco Coronini di Gorizia.
L’accusa per i 14 indagati è di omicidio colposo. Si tratterebbe dei responsabili del centro estivo, con cui il bimbo caduto nel pozzo stava partecipando ad una caccia al tesoro.
L’incidente costato la vita a Stefano
Era lo scorso 22 giugno quando Stefano, 12enne di Gorizia, è morto in un drammatico incidente, mentre partecipava al campo estivo.
Il dramma è accaduto nel parco Coronini Cromberg a Gorizia.
Stefano sarebbe salito sulla botola metallica posta su un pozzo posto all’interno del parco. La botola era chiusa, ma non ha retto al suo peso, facendolo precipitare nel vuoto.
La copertura era alloggiata proprio all’interno del pozzo, a circa 70 centimetri dall’apertura.
Stefano è precipitato per 30 metri. Il pozzo era privo d’acqua e il 12enne è praticamente morto sul colpo.
Stefano stava partecipando, insieme ad un gruppo di coetanei, ad un Centro estivo.
Al momento della tragedia, i bimbi stavano partecipando ad una caccia al tesoro. Pare che uno dei bigliettini fosse stato posizionato sulla copertura del pozzo.
Indagate 14 persone
Per la morte di Stefano, come riferisce anche Fanpage, sono indagate 14 persone.
L’accusa è di omicidio colposo. Stando a quanto riferito dagli inquirenti, si tratta di personale e responsabili del centro estivo che Stefano stava frequentando, e dei vertici della Fondazione Coronini-Cronberg, proprietaria della struttura in cui i ragazzi stavano partecipando alla caccia al tesoro.
Tra gli indagati anche il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, in quanto presidente della fondazione Coronini-Gronberg.
Intanto per il prossimo lunedì è stata stabilito l’esame autoptico sul corpo del bambino caduto nel pozzo. La zona in cui è avvenuta la tragedia resta ancora sotto sequestro, per consentire agli inquirenti la prosecuzione delle indagini.