Proseguono le indagini sull’incidente avvenuto a Mykonos, costato la vita alla giovane studentessa italiana, Carlotta Martellini.
La polizia greca sta indagando anche sullo stato di usura delle Jeep noleggiate dalla comitiva di 8 ragazze, di cui faceva parte anche la giovane vittima. La tragedia di Mykonos si è consumata all’alba di venerdì scorso, quando è avvenuto il drammatico incidente.
La ricostruzione dell’incidente
Drammatico incidente lo scorso 24 luglio a Mykonos. Nell’impatto ha perso la vita una ragazza italiana, di appena 18 anni, Carlotta Martellini.
La ragazza, insieme ad altre 7 amiche, era arrivata sull’isola per festeggiare i 18 anni. La sera dell’incidente le 8 amiche, dopo aver noleggiato due jeep, avevano trascorso la serata al Tropicana, un noto locale dell’isola.
Al rientro nel loro appartamento si è verificato il drammatico incidente sulla strada provinciale Agios Stefanos-Fanari. Carlotta, seduta sul sedile posteriore di una delle 2 auto, è stata sbalzata fuori dall’abitacolo.
Entrambe le vetture sono precipitate giù in una scarpata sugli scogli, dopo un volo di diversi metri. Ad avere la peggio è stata proprio Carlotta, la più giovane del gruppo, morta praticamente sul colpo.
Indagini sull’autonoleggio
Dopo l’incidente di Mykonos, le indagini si concentrano ora sull’autonoleggio greco in cui le ragazze avevano affittato le due jeep. Ed è proprio sul livello di usura delle auto, come riferisce anche Fanpage, che si concentrano le indagini delle forze dell’ordine.
Pare che le due vetture fossero piuttosto datate e forse poco sicure per camminare in strada. Un altro punto su cui bisognerà fare chiarezza è l’età delle ragazze.
Tutte, infatti, avevano meno di 21 anni. Secondo le norme, infatti, in Grecia non è consentito affittare auto a minori di 21 anni e senza una patente valida da almeno 12 mesi. Condizioni che, in quel caso, non si erano verificate.
A recuperare il corpo di Carlotta, per organizzare il rientro della salma in Italia, è stato il papà.