Nessuna buona nuova riguardo la detenzione dello studente egiziano, Zaki resta in carcere, per ora. La custodia cautelare è stata ancora prolungata dal Tribunale.
L’udienza di ieri non ha dato buoni frutti per lo studente accusato di propaganda sovversiva: Patrick Zaki rimane in carcere a Tora.
Il giudice durante l’udienza ha deciso di prolungare la sua detenzione in prigione per altri 45 giorni.
Zaki dopo 4 mesi e mezzo ha potuto finalmente presenziare personalmente ad una sua udienza, 48 ore fa. I suoi avvocati erano molto positivi e speranzosi, ma l’esito è stato deludente.
Tutti si aspettavano un passo avanti con una probabile liberazione di Zaki ma così non è stato.
Il ragazzo dovrà trascorrere ancora un lungo periodo in prigione, un mese e mezzo in cui senza dubbio non potrà respirare libertà dal carcere di Tora.
Il giovane fu arrestato a inizio febbraio accusato di propaganda sovversiva in riferimento alle proteste dello scorso 20 settembre contro il presidente Abdel Fatah al Sisi.
Zaki libero: altri 45 giorni dietro le sbarre
Hanno prolungato la carcerazione di Zaki di altri 45 giorni nonostante le buone speranze innestate proprio ieri con la sua presenza fisica all’udienza.
Il suo legale, Hoda Nasrallahda, ha confermato che Zaki sta bene ma che dovrà rimanere ancora in carcere per un altro mese e mezzo per volere del giudice.
Riccardo Noury, il portavoce di Amnesty International Italia, ha detto all’Ansa: ‘Ieri era stata una sorpresa e oggi una pessima sorpresa’.
‘Nessuno aveva particolare ottimismo, però il fatto che fosse accaduta una cosa imprevista faceva sperare in un esito diverso’.
Ha concluso dicendo:
Ora dobbiamo smettere di incrociare le dita e riprendere a chiedere la sua scarcerazione
Il ragazzo non respira la libertà dal 7 febbraio quando le autorità lo hanno preso in consegna all’aeroporto dopo essere rientrato dall’Italia.
Il Tribunale aveva già prorogato la detenzione di Zaki per condurre ulteriori indagini, la stessa motivazione fornita questa volta.
C’è forse un lato positivo di questa vicenda che sembra dilaniare la speranza di vedere Zaki libero.
A causa dell’emergenza Coronavirus non è possibile precisare una data ma presto Zaki potrà vedere i suoi familiari in carcere.
Sulla pagina Facebook Patrick Libero si legge lo sconforto generale dalle parole scritte nel post: ‘Speravamo che la sua prima comparizione di ieri davanti al tribunale avrebbe portato ad una decisione positiva.’
‘Purtroppo ci siamo sbagliati e la sua ingiusta detenzione sarà prolungata‘.
Il Segretario Nazionale del Pd Nicola Zingaretti, la vicepresidente della Regione Elly Schlein e la presidente dell’assemblea legislativa Emma Petitt hanno ripetutamente chiesto al Governo di attivarsi per liberare il giovane studente.