Banche: Banca Intesa “scala” Ubi Banca e nasce colosso bancario.
A 24 ore dalla scadenza dellʼOPAS è stata già superata la quota che autorizza la fusione tra la prima e la quarta banca italiana. Sarà un colosso bancario da 5 miliardi di utili annuali.
Le adesioni all’Opas lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi sono salite al 71,91% del capitale della banca guidata da Victor Massiah. Lo rende noto Borsa Italiana.
Rimane la proroga di due giorni concessa dalla Consob: il termine dell’offerta scade il 30 luglio. Tra le adesioni c’è anche quella del Car (Comitato azionisti di riferimento) uno dei patti parasociali più importanti di Ubi Banca.
Fusione Ubi Banca e Intesa Sanpaolo: nasce il colosso bancario europeo
La fusione tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca porteranno alla nascita di un colosso bancario europeo che farà registrare un utile non inferiore a 5 miliardi di euro nel 2022, diventando uno dei primi gruppi nell’Eurozona.
Si tratta di un vasto gruppo bancario che, grazie al radicamento nei territori di appartenenza, sarà capace di
“rafforzare il sistema finanziario italiano e potrà ricoprire il ruolo di leader nello scenario bancario europeo”.
È quanto annunciato da Carlo Messina, CEO di Banca Intesa Sanpaolo, nel corso degli ultimi mesi.
La nascita di un colosso bancario a livello comunitario ed il rafforzamento della leadership in Italia è stata una delle motivazioni che hanno portato all’offerta pubblica di acquisto e scambio su Ubi che ha raggiunto adesioni del 71,91%, oltre la soglia del 66,67%.
La fusione tra i due istituti di credito, secondo le previsioni, porterà alla nascita di un colosso bancario che sarà in grado di gestire risparmi per oltre un trilione di euro.
L’ammontare degli impieghi sarà di circa 460 miliardi di euro; il risparmio che gli italiani affideranno alla nuova banca supererà il valore di 1,1 trilioni di euro, i ricavi saranno pari a 21 miliardi di euro.
Si tratta di risultati che saranno ottenuti facendo leva sul
“modello di business incentrato su Wealth Management e Protection”.