Dopo 15 anni dalla morte della piccola Matilda Borin ancora nessun colpevole è stato trovato, la Cassazione rinviata al 2021 per coronavirus.
Si attende il verdetto della Cassazione rimandato per Covid al 2021: chi fu responsabile della morte di Matilda Borin?
La morte di Matilda Borin
La piccola Matilda Borin non aveva ancora spento due candeline quando morì il 2 luglio 2005.
Avrebbe festeggiato dunque il suo 17esimo compleanno proprio in questi giorni ma la sua vita fu spezzata in una maniera orribile a 23 mesi.
Fu un violentissimo colpo alla schiena, verosimilmente un calcio, a portarle danni irreparabili alla milza ed ai reni.
La piccola, che nelle foto dell’epoca appariva sorridente e serena, morì dopo un’agonia di un’ora che non le lascia scampo neppure dopo che venne soccorsa.
Inizialmente si pensò ad un malore ma in seguito ai risultati dell’autopsia fu chiaro che si era trattato di omicidio.
Entrambi i due gradi di giudizio che hanno visto in due iter processuali differenti la madre Elena Romani all’epoca 31enne ed il suo compagno Antonino Cangialosi 46enne, hanno assolto i due imputati.
Mamma e compagno assolti, chi uccise la piccola?
Secondo la ricostruzione la mamma sarebbe uscita per stendere i panni lavati dopo che la bimba aveva rigurgitato lasciandola con il compagno.
La piccola era sul tavolo e giocava con l’uomo che solo pochi minuti dopo richiamò allarmato la madre dicendo che Matilda aveva avuto un malore.
Solo l’autopsia stabilì che la bimba fu colpita con un potente calcio nella piccola schiena che non le lasciò scampo.
Entrambi gli adulti si dichiararono innocenti e i giudici assolsero prima la mamma nel 2012 nonostante gli anni di processo ed anche la permanenza in carcere.
Dopo la definitiva dimostrazione dell’innocenza di Elena, gli inquirenti si sono concentrati sul compagno di allora, il bodyguard Antonio Cangialosi ma anche lui fu scagionato.
“È assurdo che in 15anni di indagini non su sia arrivati alla verità. Eppure in casa quel pomeriggio eravamo solo in due.. “
Ha dichiarato Elena Romani a Giallo.
La madre, che ora vive a Legnano ed ha due bimbi ed un nuovo compagno non si arrende.
Ha presentato richiesta per la Cassazione: l’udienza, prevista per lo scorso 7 aprile è però stata spostata a causa dell’emergenza coronavirus.
Bisognerà attendere dunque ancora fino al 16 aprile 2021 per conoscere la verità sulla morte della piccola innocente Matilda?