A differenza del primo processo sull’inchiesta Open Arms a votare con o contro Salvini ci sarà anche il gruppo capeggiato da Renzi, Italia Viva.
Dopo la votazione effettuata lo scorso maggio in giunta, l’inchiesta Open Arms arriverà finalmente a Palazzo Madama dove avverrà una votazione finale sull’accaduto.
Durante il primo processo mancarono all’appello i voti di Italia Viva
A differenza del primo processo, in cui la Giunta per le immunità del Senato ha deciso di respingere la richiesta dei magistrati di rinviare a giudizio il leader della Lega, Matteo Salvini, questo secondo processo si preannuncia molto più incerto. A “salvare” Salvini in quell’occasione fu il ritiro all’ultimo momento dalle votazione dei 3 membri di Italia Viva e di Alessandra Riccardi, M5S.
Ad esprimersi sulla vicenda ci ha pensato Davide Faraone
Parlando proprio di Italia Viva, sembra che il partito sia improntato a votare per il no come dichiarato dal capogruppo al Senato renziano, Davide Faraone.
“Dalle carte abbiamo visto e approfondito che c’è una responsabilità oggettiva, secondo noi, dell’intero governo. Io non credo che allora il comportamento esclusivamente sbagliato fosse soltanto quello di Salvini. Allora quel comportamento sbagliato era di un governo”
Anche per questo motivo, nel giorno in cui si deciderà al Senato se il caso Open Arms avrà un processo, Salvini si è mostrato tranquillo. Persino Forza Italia con Francesco Giro avrebbe chiesto espressamente a Renzi di schierarsi dalla parte del leader leghista, sostenendo che oltre al futuro giudiziario sia in gioco anche quello politico.
“È agli atti, ho fatto il mio dovere, ho la coscienza a posto: sempre avanti a testa alta e grazie per tutti i vostri messaggi di sostegno, Amici”
ha scritto sui social il leader del Carroccio.