In occasione del 40 esimo anniversario dalla strage di Bologna, Sergio Mattarella si è recato in città per incontrare i familiari delle vittime.
Sergio Mattarella, dopo Pertini, è il primo capo di Stato a partecipare alle commemorazioni della strage di Bologna.
Una giornata di commemorazioni
Strage di Bologna, il presidente Mattarella si è recato nella città emiliana per partecipare ad una giornata di commemorazioni. Il capo di Stato è il primo, dopo Pertini, a partecipare alle celebrazioni. La città, in occasione della visita del presidente è stata blindata e ha visto la mobilitazione di oltre 200 uomini in divisa.
Il capo di Stato, in primis, si è recato nella cattedrale di San Pietro per poter partecipare alla funzione religiosa, alle 11:00, tenuta dal cardinale Matteo Zuppi.
Il cardinale Matteo Maria Zuppi, come si legge su Adnkronos, ha affermato durante la funzione religiosa:
“l’ingiustizia acuta e insopportabile per l’assenza di verità. La memoria ci fa provare l’acuta e insopportabile ingiustizia della mancanza di verità, amara, perché memoria anche di delusioni, di ritardi, di opacità spesso senza volto e senza nome, di promesse non mantenute, di mandanti protetti dall’ombra di quelle che sono vere e proprie complicità”.
Dal pulpito, inoltre, ha levato un monito affinché chi sappia parli, evitando chiacchiericci inutili e perdite di tempo.
La visita alla stazione
Subito dopo la messa, il presidente si è recato in stazione Centrale, laddove esplose la bomba quarant’anni fa. I caduti furono 85, i feriti 200. Il presidente si è fermato nella sala d’aspetto della stazione per rendere omaggio ai caduti e alla lapide che li commemora.
Nel primo pomeriggio, Mattarella si recherà al Museo della Memoria di Ustica, di via Saliceto, dove sono conservati i resti dell’aereo che, il 27 giugno del 1980, cadde provocando la morte di 81 persone. Due attentati, a pochi mesi di distanza e su cui si deve ancora far chiarezza.