Le vacanze all’estero sono a rischio per il 2020 per tantissimi italiani. Vediamo cosa prevedono alcune tra le principali mete di turismo estivo in fatto di quarantena e test.
La pandemia ha messo a dura prova le vacanze all’estero 2020. Nonostante questo, sono tanti gli italiani che partiranno comunque, rispettando le regole.
Le nuove norme anti contagio
Le vacanze all’estero 2020 sono state compromesse per tanti italiani. Alcuni, infatti, avevano scelto mete che, per quest’anno è meglio abbandonare, per via dell’alto numero di contagi, oppure perché è proprio proibito l’ingresso nel paese. In aggiunta, molte compagnie aeree hanno cancellato alcune tratte oppure, in alcuni casi, alzato i prezzi dei voli.
Il settore del turismo è stato uno dei più colpiti dalla pandemia e dalle norme anti contagio. Poi, proprio in queste settimane, è un settore che deve fare i conti con i numeri di nuovi positivi al rialzo.
Basti pensare che paesi come Gran Bretagna e Norvegia, hanno deciso di porre in atto alcune misure. Ad esempio, chi ritorna dalla Spagna dovrà sottoporsi a quarantena fiduciaria. La Francia ed il Belgio, invece, sconsigliano di partire per l’Italia. La situazione mondiale è in continua evoluzione, proprio come sono in evoluzione i numeri della pandemia.
Come si legge su Il fatto quotidiano, Roberto Speranza ha affermato:
“I dati internazionali del Covid sono ancora preoccupanti. Gli ultimi segnali da Francia, Spagna e Germania ci dicono ancora una volta che la battaglia non è vinta”.
Dove c’è l’obbligo di quarantena?
Volendo semplificare lo scenario, la quarantena è obbligatoria soltanto per i paesi extra Europa e fuori dall’accordo di Schengen. Se si decide di mettersi in viaggio, bisogna portare con se un nuovo modello di autocertificazione da consegnare alle autorità competenti. Analizziamo alcuni paesi nel dettaglio.
Spagna
Nella penisola iberica la situazione dei contagi ha subito un’impennata. Per il momento, chi si reca in Spagna dall’Europa e da Andorra, Monaco, Città del Vaticano e San Marino, non ha l’obbligo di quarantena. La situazione è in continuo cambiamento per cui non è escluso che anche l’Italia decida di imporre la quarantena obbligatoria a chi rientra dal paese. Chi entra in Spagna, sin dal primo luglio, dovrà compilare un modulo reperibile sul sito www.spth.gob.es oppure utilizzare un’applicazione scaricabile gratis chiamata Spain Travel Health.
Grecia
Sin dal 1 luglio, la Grecia prevede che possano entrare liberamente i cittadini che provengono dall’Europa unitamente a quelli del Regno Unito, Svizzera, Norvegia Lichtenstein e Islanda. Ciò ha significato la ripartenza di gran parte dei voli internazionali. Prima di entrare, bisogna compilare un modulo che permetta di localizzare il passeggero. Inoltre, molti viaggiatori possono essere sottoposti a tamponi random. Se si decide di andare in Grecia per turismo, dal 15 luglio le autorità richiedono un attestato di negatività del test sierologico, effettuato 72 ore prima della partenza.
Francia
In Francia si può entrare ed uscire liberamente se si risiede in Europa ed in Regno Unito (a questi ultimi potrebbe essere richiesta la quarantena volontaria). Una quarantena preventiva è prevista anche per i passeggeri che, al momento del controllo all’arrivo, presenta qualche sintomo.
Portogallo
In Francia si può entrare ed uscire liberamente se si risiede in Europa e nei paesi Schengen. Qualche eccezione è prevista per le isole di Madeira e Azzorre. Si consiglia di verificare costantemente il sito www.visitportugal.com.
Altri paesi
Il sito Viaggiare Sicuri è quello da tenere presente per controllare il proprio itinerario. Per il momento, si evince che non è prevista quarantena per chi parte o arriva da: Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano. Ovviamente, il viaggiatore non deve aver soggiornato, 14 giorni prima della partenza, in paesi diversi.