Arriva la sentenza di primo grado nel processo agli autori della sparatoria di Napoli in cui venne ferita gravemente la piccola Noemi di soli 4 anni.
Aveva solo 4 anni Noemi quando fu ferita gravemente da una pallottola vagante a Napoli. Ora è giunta la condanna che farà discutere.
La sparatoria a Napoli: Noemi resta ferita
Il caso della piccola Noemi ha scosso l’Italia il 3 maggio 2019.
In quel pomeriggio la piccola di appena 4 anni restò gravemente ferita e passò dei lunghi mesi tra la vita e la morte prima e subendo delicate cure poi.
Quel giorno la bimba si trovava in piazza Nazionale a Napoli insieme alla mamma ed alla nonna.
Un pomeriggio tranquillo di commissioni in famiglia si tramutò all’improvviso in un incubo quando un killer iniziò a sparare in strada.
Le due donne e Noemi si ritrovarono in mezzo alla sparatoria, sedute all’esterno di un bar.
Tragicamente una pallottola vagante esplosa dall’uomo colpì alla schiena la piccola: un anno dopo la difficile guarigione Noemi ne porta ancora i segni.
Dopo un lungo periodo nella rianimazione del Santobono di Napoli la piccola è stata curata sia in Italia che in Francia a Lione ma tutt’oggi è costretta a portare il busto in attesa di un intervento risolutivo per la colonna vertebrale.
Il primo grado si è chiuso: la condanna
La dinamica dell’evento grazie anche alle riprese delle telecamere ed alle testimonianze, fu chiarita dagli inquirenti.
Coinvolti nella vicenda risultarono due fratelli di 19 e 29 anni, Antonio ed Armando Del Re.
A sparare quel maledetto pomeriggio fu Armando mentre il fratello Antonio lo aiutò ad organizzare il tutto: l’obiettivo dei due non era però la piccola.
I 7 colpi esplosi sarebbero stati per Salvatore Nurcaro, 32enne boss mafioso ma per una tragica fatalità raggiunsero anche una piccola bimba indifesa rischiando di ucciderla.
Negli scorsi giorni è giunta la sentenza del processo di primo grado iniziato il 28 febbraio scorso per i fratelli Del Re: 18 anni per Armando e 14 per il complice Antonio come svela il settimanale Giallo.
I Pm avevano chiesto 20 anni per loro come riporta Tgcom24.
La mamma Tania, il papato Fabio e la sorellina Greta alla vigilia dell’anniversario dell’incidente avevano espresso il desiderio che arrivasse una condanna esemplare per dar giustizia a Noemi.