La donna era un’ufficiale giudiziario di Siracusa. Bloccati aria condizionata e acqua in attesa di scoprire l’origine dell’infezione.
Un vero e proprio mistero attorno all’origine dell’infezione che ha ucciso un’ufficiale del Tribunale di Siracusa di 62 anni. La vittima è deceduta all’interno dell’ospedale Umberto I della città siciliana. Luogo in cui era stata trasportata al seguito di un peggioramento delle condizioni.
La causa della morte, stando anche alle analisi dell’Asp locale, sarebbe da ricercarsi in un’infezione da legionella. Per saperne di più sull’origine dell’infezione, l’Asp, avrebbe attivato le misure dell’analisi epidemiologiche nei luoghi frequentati dalla vittima.
Il virus prediligerebbe condizioni caldo-umide
Di conseguenza, per motivi di sicurezza, è stato disattivato sia il sistema idrico sia quello di areazione del Palazzo di Città dove lavorava la donna. Una ricerca basata proprio sull’acqua ed il caldo, dato che il virus sarebbe in grado di proliferare in condizioni caldo-umide.
D’altro canto però, la donna sembrerebbe aver trascorso un periodo fuori Siracusa di recente. Questo può essere collegato ad un focolaio proprio di legionella nato in Friuli.
Sarebbero 8 ad Aviano i cittadini ricoverati per legionella
Qui sarebbero state ricoverate nell’ospedale di Pordenone 8 persone, tutte con febbre, difficoltà respiratorie e tosse. Le autorità hanno consigliato a tutti di evitare di farsi docce dato che tutti i malati provengono dalla medesima zona residenziale. Delle prime analisi dell’acqua ha parlato il sindaco di Aviano, la città d’origine dei contagiati, Ilario De Marco.
“la rete idrica comunale dell’acqua potabile non presenta elementi di criticità in quanto i referti, ad oggi pervenuti, sono negativi alla ricerca di legionella. Le singole abitazioni interessate dai casi, viceversa, presentano criticità sui circuiti dell’acqua calda dove vi è positività alla ricerca di legionella. Il Dipartimento di Prevenzione ha già dato disposizioni d’utilizzo precauzionale e gestione dei singoli impianti”.