Riaperto il caso della mamma 35enne scomparsa nel 2009, i sospetti della Procura si concentrano sulla famiglia di Barbara Corvi: cosa è emerso.
Svolta nel caso della 35enne Barbara Corvi scomparsa nel 2009: l’inquietante ipotesi su cui si sta concentrando la Procura dopo l’interrogatorio di un sospetto.
Svolta nel caso di Barbara Corvi: omicidio in famiglia
Sono passati 11 anni dalla scomparsa da Amelia nelle Marche della 35enne Barbara Corvi.
L’ultimo a vederla viva fu il marito, che la riaccompagnò a casa dopo un’uscita insieme per fare commissioni.
Di lei si persero totalmente le tracce ma il marito Roberto Lo Giudice si disse sempre certo che la donna si fosse allontanata volontariamente assieme al suo amante.
A sostegno di tale ipotesi parve essere una cartolina giunta poco dopo la scomparsa: Barbara affermava di voler passare del tempo da sola lontano da casa.
Solo nelle ultime settimane è però arrivata una notizia incredibile: il caso di Barbara è stato riaperto.
Secondo le indiscrezioni emerse infatti la Procura avrebbe notificato un avviso di comparizione per interrogatorio ad un sospettato: l’ipotesi è di omicidio volontario in famiglia.
Chi è il sospettato che ha fatto scena muta all’interrogatorio?
La Procura di Terni ha collegato alla scomparsa della mamma di Amelia il 27 ottobre 2009 un’altra sparizione misteriosa: quella di Angela Costantino cognata della Corvi.
Per la Procura anche Barbara sarebbe stata uccisa proprio da un famigliare, come nel caso di Angela, e poi l’assassino avrebbe fatto sparire il corpo, come riporta il settimanale Giallo.
Ma su chi si starebbero concentrando i sospetti degli inquirenti?
Come emerge l’uomo entrato nell’indagine sarebbe un pentito della ‘ndrangheta: sarebbe accusato di omicidio volontario in concorso con un complice.
L’uomo sarebbe un appartenente alla famiglia di Barbara, per la precisione un parente del marito Roberto come riporta anche TuttOggi.
Il sospettato si è avvalso venerdì scorso della facoltà di non rispondere davanti al Procuratore di Terni Alberto Liguori.
Del sospettato si sà solo che ha già collaborato in passato con la giustizia e che sia un calabrese da tempo residente nella provincia di La Spezia.
Le indagini proseguono con il massimo riserbo e la famiglia di Barbara spera di ricevere presto notizie.