Le nuove disposizioni per il rientro a scuola dopo la pandemia: l’entrata sarà alle 10 e le lezioni si svolgeranno anche il sabato. Tutto ciò che devi sapere.
Ci sono novità per il rientro a scuola in autunno dopo la pandemia: l’entrata scolastica sarà alle 10.00 e le lezioni ci saranno anche il sabato.
È imperativo evitare gli assembramenti e scaglionare gli ingressi nella struttura scolastica sembra l’unica soluzione.
Ci sarà un’ora di distanza tra un gruppo e l’altro in modo da non creare confusione.
Il preside del Gramsci Keynes, Stefano Pollini, ha confermato:
Ci stiamo orientando su tre fasce di orario, dalle 8 alle 10, per entrare a scuola
La scuola sarà modificata proprio perché sarà più lunga sia in termini di giorni che di orario.
E infine Pollini aggiunge anche: ‘I ragazzi che entreranno a scuola alle 10 usciranno alle 14, un orario ragionevole che ci consente comunque di evitare il pranzo in istituto’.
Chiaramente orari e numero di ingressi saranno autonomamente gestiti dalla scuola in base alla propria capienza e struttura.
Gli asili nido riapriranno il 9 settembre mentre le scuole dell’infanzia ripartiranno il 14 settembre.
Entrambe saranno provviste della mensa scolastica usufruibile dai bambini in totale sicurezza.
Ecco le nuove disposizioni scolastiche per gestire al meglio e in totale sicurezza il rientro a scuola oramai sempre più vicino.
Entrata scaglionata, campanella alle 10.00 e lezioni di Sabato
In data 6 agosto 2020 il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha siglato il protocollo per il ritorno sui banchi di scuola in tutta sicurezza.
Si tornerà in classe in base a dei turni e fasce orarie per ripartire un’entrata e un’uscita dalla struttura scandagliata.
La campanella rintoccherà alle 8.00 ma anche alle 9.00 e alle 10.00.
Coloro che entreranno in classe alle 10.00 dovranno frequentare le lezioni fino le 14.00 e il sabato sarà ripristinato per tutti.
Tutto questo per ripartire in totale sicurezza attuando protocolli che non favoriscano l’assembramento ma permettano ai ragazzi di stare a scuola e studiare.
I dirigenti scolastici sono già a lavoro per organizzare la didattica post Covid-19.
Il Ministero ha confermato che saranno inviati nuovi banchi per le aule e a Prato sono destinati 5000 banchi che la protezione civile consegnerà a breve.
La preside dell’Istituto Scolastico Livi-Brunelleschi a Prato, Mariagrazia Ciambellotti, si è ripetutamente chiesta quale fosse l’utilità di rifornire le scuole con banchi mono posto.
I banchi tradizionali da un posto non vanno più bene?
Non è l’unica persona rimasta sconcertata dalla decisione di fornire alle scuole nuovi banchi: anche il presidente della provincia Francesco Puggelli crede sia uno spreco di risorse.
Ha commentato infatti: ‘Abbiamo banchi ancora imballati con sedute singole, che motivo c’è di sostituirli?’
Le decisioni per gestire la problematica scolastica post covid-19 non sono facili da prendere ma il governo sta facendo del tutto per far ripartire il paese anche sotto quest’aspetto.
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