Augusta Pirovano, la consigliera che ha richiesto il bonus partita iva: “Mi serviva”

Augusta Pirovano ha deciso di auto denunciarsi, dichiarando di aver richiesto il bonus partita Iva. La consigliera comunale di Milano ha scritto su Facebook che ne aveva bisogno poiché non vive di politica.

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Augusta Pirovano ha scelto di auto denunciarsi attraverso un post su Facebook. Per ricevere il bonus partita Iva, non era richiesta alcuna soglia di reddito.

La autodenuncia su Facebook

Augusta Pirovano è una dei cinque parlamentari che hanno richiesto il bonus destinato ai possessori di partita Iva. Per auto denunciarsi, ha scelto come mezzo la sua pagina Facebook. Proprio lì si legge che la consigliera comunale di Milano ha richiesto il bonus Covid perché non vive di politica. Per richiedere la misura a sostegno, inoltre, non c’era alcuna soglia di reddito.

La consigliera ha anche spiegato che non vivendo di politica, aveva bisogno di quel denaro: deve pagare un mutuo e sostenere la figlia. Del polverone scatenato dai media, la Pirovano è venuta a conoscenza proprio a mezzo stampa.

Inoltre, ha aggiunto che, oltre ai cinque deputati:

“sarebbero coinvolti addirittura duemila persone tra assessori regionali, consiglieri regionali e comunali, governatori e sindaci”.

Perché si è auto denunciata

La consigliera comunale ha scelto di auto denunciarsi perché non è stata la sola ad aver percepito il denaro. Ha descritto, poi la sua carriera accademica con una laurea ed un dottorato in psicologia, fino ad arrivare al suo lavoro di consigliera comunale, che svolge con passione.

Inoltre, lancia un appello affinché qualcuno le spieghi perché non avrebbe dovuto fare richiesta del bonus, dato che fare politica non è un lavoro, per definizione. La Pirovano ha precisato che non percepirà ne indennità né contributi Inps grazie al lavoro politico.

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