Dopo gli scontri dei manifestanti con la polizia e gli oltre 200 caduti, il governo Diab ha deciso per le sue dimissioni.
Hassan Diab ha annunciato che il governo si dimette durante una diretta Tv.
Il discorso di Diab
Beirut, il governo Diab si dimette dopo gli scontri avvenuti in città. I cittadini, infatti, hanno deciso di protestare contro l’esplosione avvenuta martedì scorso, 4 agosto, nella zona porto della città. Durante le proteste sono morte circa 200 persone.
L’annuncio di Diab è avvenuto in televisione, al termine del Consiglio dei Ministri. Già tre ministri si erano dimessi qualche giorno fa. Nel corso della conferenza, il primo ministro del Libano ha affermato che l’esplosione è stata il risultato di una corruzione endemica. Una corruzione che ha aggravato la già delicata crisi economica del paese. Nel suo discorso, come si legge su Il fatto quotidiano, l’ormai ex premier ha affermato:
“Viviamo ancora nell’orrore che ha colpito nel profondo il Libano e i libanesi, risultato di una grave corruzione nell’amministrazione”.
Pochi minuti prima delle dimissioni, in molte piazze della città, continuavano le proteste.
Il bilancio delle esplosioni del 4 agosto
Le esplosioni del 4 agosto, per il momento, hanno causato 220 morti e 7 mila feriti. Una tragedia simile non si verificava a Beirut da almeno 40 anni.
Nel 1983, il 23 ottobre, si verificò un duplice attentato suicida che venne, poi, rivendicato dalla Jihad islamica. Morirono 346 persone, molte delle quali soldati in servizio.
Dopo l’annuncio dell’ormai ex premier sono seguiti i festeggiamenti. Una parte della popolazione di Beirut ha esploso fuochi d’artificio. I festeggiamenti principali si sono svolti nel quartiere Tariq al-Jadideh, dove si concentrano i principali sostenitori dell’ex premier Saad Hariri.