Nonostante la pessima gestione della pandemia di Lukashenko, gli elettori della Bielorussia lo porterebbero ancora come favorito.
L’attuale presidente in carica della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha vinto le elezioni presidenziali con un 80% di voti a favore. La sua sfidante, infatti, stando al presidente della Commissione elettorale centrale bielorussa, Lidia Yermoshina, avrebbe ottenuto solamente il 9,9% dei gradimenti.
Proprio quest’ultima ha annunciato come le elezioni fossero valide, nonostante tutte le regioni ad esclusione della capitale avessero superato la soglia del 50%.
A rappresentare l’opposizione Svetlana Tikhanovskaya
Alle 18 ha votato il 79% degli elettori i quali avrebbe dato a Lukashenko il 79,7% delle preferenze. Solamente un magro 6,8% per Svetlana Tikhanovskaya, leader dell’opposizione.
Nonostante l’enorme differenza, proprio quest’ultima si dice sicura di avere la maggioranza dalla sua parte:
“Credo a quello che vedono i miei occhi e vedo che la maggioranza è con noi”
Questa è stata la prima reazione avuta da Svetlana dopo i primi exit poll. In serata, inoltre, si sarebbero verificati diversi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine a Minsk, capitale bielorussa, ed in altre città della nazione.
Alla fine dei conteggi sarebbero partiti gli scontri
Da questi scontri sono stati molteplici i cittadini rimasti feriti. I cittadini della Bielorussia avrebbero manifestato contro la vittoria del presidente Lukashenko e per disperderli i poliziotti avrebbero usato delle granate stordenti.
Questo ha portato a nuove proteste nelle ambasciate bielorusse dell’Ucraina, della Russia e Polonia.
In caso di vittoria sarebbe il sesto mandato di fila per Lukashenko, il quale dal 1994, anno del suo insediamento, è considerato l’ultimo dittatore d’Europa.
Tra i 5 candidati in lizza contro l’attuale presidente, la più quotata, come predetto era Svetlana Tikhanovskaya. Quest’ultima è un ex casalinga, la quale si è data alla politica dopo che suo marito, Sergey Tikhanovsky, un blogger, è stato incarcerato ingiustamente.