Il bracconiere che ha ucciso il re dei gorilla è stato condannato ad una pesante pena detentiva, ma è una giustizia a metà.
Felix Byamukama ha ammesso di aver ucciso un raro gorilla dopo essersi introdotto illegalmente in un’area protetta dell’Uganda. La condanna è stata molto pesante, ma poteva arrivare all’ergastolo.
La sentenza di condanna
L’uomo è stato condannato a 11 anni di detenzione e ha reso nota la condanna l’Uganda Wildlife Authority (UWA). Il gorilla era scomparso il 1° giugno e il suo corpo è stato ritrovato e recuperato i 2 di giugno da una squadra di ricerca.
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Rafiki secondo gli inquirenti è stato ucciso da un oggetto appuntito che è penetrato nei suoi organi interni. La squadra dell’UWA ha rintracciato Felix Byamukama in un villaggio vicino, dotato dell’attrezzatura da caccia. Insieme a lui erano presenti altri 3 uomini che sono ancora in attesa di giudizio.
La difesa non credibile
Rafiki aveva 25 anni e Felix non ha pensato che fosse un esemplare di una specie in via d’estinzione, dato che al mondo ne restano in totale circa un migliaio.
Felix Byamukama si è difeso dicendo che si è trattata di legittima difesa. Secondo il racconto dell’uomo Rafiki l’aveva attaccato e per questo l’ha ucciso. Felix non ha ucciso solo il gorilla, ma anche un maialino e una piccola antilope.
L’uomo quindi ha subito una condanna totale di 11 anni per diversi reati. Una vittoria a metà se pensiamo che la pena massima per ogni singola uccisione è dell’ergastolo. A processarlo è stato un tribunale speciale per la fauna selvatica.