Oltre alla sedentarietà effetto pandemia, una ricerca ha evidenziato come il coronavirus abbia fatto aumentare i casi di depressione.
La sedentarietà effetto pandemia è stata generata soprattutto dalla chiusura ma anche dalla paura di poter essere contagiati dal virus.
L’effetto coperta di Linus
Uno degli effetti più comuni generati dalla pandemia è la sedentarietà, non soltanto fisica ma anche mentale. Se da un lato l’uomo è un animale sociale ed avventuroso, dall’altro, in questo momento storico, si trova a stare bene nelle sue certezze, nel comfort delle sue quatto mura, abbracciato alla sua coperta di Linus, appunto.
La sedentarietà preoccupante figlia del lockdown è quella che ha fatto pensare a molti che, durante la chiusura, tutto sommato, non è stato poi così male. Un vero e proprio pretesto per evitare di incontrare persone, per sottrarsi alla routine quotidiana.
Il più delle volte, si tratta di quelle persone che, nonostante la chiusura sia finita, non sono in grado di scrollarsi dalla mente l’idea che il virus coesiste tra noi. Tanto da evitare anche una semplice uscita, con le dovute precauzioni, con amici o conoscenti.
Del resto, l’avvento di una pandemia globale, ha suscitato nell’essere umano un senso di debolezza e vulnerabilità più evidenti. Ciò, al contrario, avrebbe dovuto far apprezzare di più i qui ed ora. In alcuni soggetti, invece, si sono scatenati dei sentimenti di iper protezione. Meglio lavorare da remoto e crogiolarsi sul divano con la propria copertina.
Pericolo depressione ed isolamento psicologico
Il pericolo di questa voglia di restare a casa è dietro l’angolo. Si tratta dell’isolamento psicologico, un fenomeno che fa aumentare ansia e depressione, stando a quanto dice l’Oms ma anche diversi lavori di ricerca.
Due di questi, sono stati coordinati dall’Università di Torino. Le donne sono i soggetti più a rischio ma anche chi non è molto istruito e chi ha avuto a che fare con persone affette dal virus.
Lo studio, pubblicato su The Canadian Journal of Psychiatry ha mostrato come il 69% degli italiani soffre di ansia, il 31% di depressione ed il 20% di stress post traumatico che potrebbe aggravarsi nel tempo.
I soggetti più esposti sono: donne, persone poco istruite e chi ha contratto il virus. Gli studi hanno messo in luce un impatto drammatico dell’epidemia sulla psiche. Un qualcosa che non deve essere sottovalutato. Piuttosto, si dovrebbero mettere in atto programmi per curare le persone.