In casa con la vittima i due figli dell’uomo, un ragazzo di 28 e uno di 20 anni. Sarebbe stato proprio il più grande a contattare le forze dell’ordine, confessando il delitto.
Il 68enne aveva un divieto di avvicinamento alla famiglia, dopo una denuncia per maltrattamenti.
Omicidio a Genova
Drammatico delitto nella notte a Pontedecimo, in via Garrone, provincia di Genova. Come riferisce anche La Repubblica, un uomo di 68 anni, Pasquale Scalamandrè è stato ucciso a martellate.
Ad allertare le forze dell’ordine i figli della vittima, Alessio e Simone. L’uomo è stato ucciso a colpi di martello dopo una violenta lite con i due ragazzi.
Secondo una prima ricostruzione, a colpire mortalmente il 68enne sarebbe stato il figlio più grande. È stato poi lui ad allertare i Carabinieri, confessando il delitto.
Pasquale Scalamandré ai suoi figli non poteva nemmeno avvicinarsi in base ad un provvedimento dell’autorità giudiziaria. L’ex moglie l’aveva infatti denunciato per maltrattamenti e comportamenti violenti.
Sul posto, oltre ai soccorritori del 118, anche gli agenti di Polizia e gli uomini della Scientifica.
I vicini di casa avrebbero raccontato di aver sentito delle urla provenire dall’appartamento di via Garrone, dove in serata si è consumato il delitto.
Sembra che il 68enne avesse chiesto ai figli di far ritirare la denuncia alla madre. Da lì ne sarebbe scaturita una tremenda lite, conclusa con un drammatico epilogo.