Per il futuro si scommette su fonti rinnovabili e un carburante poco inquinante e prodotto dagli scarti agroalimentari potrebbe essere una risposta.
La scommessa del futuro di Antonio Barani fondatore e presidente di Ankorgaz, riguarda un nuovo carburante ecologico che nasce dagli scarti agro-alimentari. L’azienda si occupa già della produzione di biogas e gas liquidi, oltre che della loro gestione logistica. Un’azienda nata dalle ceneri di una società di trading e che nel 2011 iniziò la gestione di un mercato di nicchia.
Il biometano prodotto dai rifiuti
Ankorgaz sta costruendo la prima filiera in Europa per la distribuzione biognl cioè il biometano liquido. Viene prodotto utilizzando gli scarti agroalimentari, in modo da riciclare questo genere di rifiuti.
Il biognl è in grado di funzionare anche in motori grossi e potenti come quelli di un camion, navi e autobus. Una forma di economia circolare che è la base della filosofia dell’azienda Ankorgaz.
Barani ha deciso di sfruttare l’efficienza della nostra raccolta differenziata leader a livello mondiale. La sua filiera di distribuzione dovrebbe essere ultimata entro il 2021. Ci sono tre strutture autorizzate ed ha la sede San Rocco al Porto a pochi chilometri da Piacenza ma in provincia di Lodi.
Il sito lodigiano è stato acquistato all’asta, diventando tra i primi investitori nel settore in Italia. Si tratta di un impianto di liquefazione di gnl, che potrà produrre 8.500 tonnellate all’anno di biognl.
Troveremo annessa la stazione di rifornimento per i veicoli che utilizzano il gas naturale liquido oppure per mezzi elettrici. L’investimento totale è pari a circa 20 milioni di euro, portando ad un consistente giro di affari pari previsto per il 2021.