Occorreranno circa 250 anni per colmare il gender gap, ovvero il divario tra il genere maschile e quello femminile.
Le donne sono pagate meno degli uomini, sono meno prese in considerazione e fanno più fatica a raggiungere posti ai vertici.
È quanto ha stimato il World Economic Forum, che ha previsto 257 anni necessari per colmare il divario sul posto di lavoro.
I fattori considerati sono molteplici: il numero di uomini in posizioni di leadership contro il numero di donne, le differenze in busta paga, l’essere ascoltati sul posto di lavoro.
Sono pochissimi gli ambienti all’interno dei quali le donne sono riuscite a combattere e a superare il gender gap all’apparenza insormontabile, ma la situazione cambia da Paese a Paese.
Gender Gap: lo scenario
Secondo gli ultimi dati disponibili del World Economic Forum, lo stipendio medio di una donna in un anno è di 11.500 dollari contro i 21.500 dollari incassati dai colleghi uomini.
Secondo i dati dell’Ocse in Italia nel 2016 il divario salariale era del 5,6%.
Negli USA la differenza tra uomo e donna in busta paga si fa sentire: la percentuale arriva al 18,5%.
Nel Regno Unito era pari al 16,8% nel 2016 e nel 2019 è arrivato al 16,0%.
E la crisi cagionata dalla pandemia Covid-19 rischia di far peggiorare la situazione, secondo il World Economic Forum.
Global Gender Gap Report 2020
Il Global Gender Gap Report è un rapporto che viene pubblicato annualmente per fornire un quadro della parità tra uomini e donne sia a livello globale che nei singoli Paesi.
Esso include il Global Gender Gap Index, un indice utilizzato per esprimere con un valore la disparità di genere.
Per calcolarlo si tiene conto di 14 indicatori, ma è necessario avere a disposizione i dati di almeno 12 di essi per valutare la situazione del paese.
Ad oggi, 107 Paesi sono stati sempre inclusi in ogni edizione pubblicata a partire dalla prima del 2006.
Il Global Gender Gap Report indica che il gender pay gap, che viene definito come la differenza tra guadagno orario lordo tra uomini e donne inseriti nel mondo del lavoro.