Un progetto per distribuire arnie nelle zone attorno ad Amatrice e salvarne la biodiversità e far rinascere il territorio.
Nei terrori colpiti dal terremoto di Amatrice, l’apicultura è un’attività economica molto radicata. Ora nasce un progetto in collaborazione tra FRoSTA e Legambiente che mira a tutelare la biodiversità.
La campagna per salvaguardare questi importanti impollinatori
Il progetto “Save The Queen” mira a salvaguardare le api che sono a rischio di estinzione. Legambiente e FRoSTA hanno aperto una partnership tecnica con la start-up Beeing.
Ci sono due obiettivi in questa iniziativa, si vuole aiutare Amatrice da un lato e dall’altro preservare e proteggere le api e garantire il ripopolamento nelle zone colpite dal terremoto.
Sono stati consegnati 50 alveari a 5 apicoltori: Valentina Capone e Alessandro Novelli di Amatrice, Roberto Pichini di Spelonga (frazione di Arquata del Tronto), Annamaria Martini di Venarotta e Gaia Giulia di Sabatino di Torano Nuovo.
Le arnie ed il progetto “Save the Queen”
Le arnie sono particolari e pensate per dare sicurezza e calma alle api. Hanno un camino per farle uscire dall’alto e permettere agli apicoltori di estrare il miele senza disturbare le api. Alcune permettono di monitorare le api al loro interno e di mostrare il lavoro delle api in sicurezza.
FRoSTA è un importante azienda specializzata in surgelati, impegnata da anni nello sviluppare prodotti e gestire la produzione in modo che sia sostenibile. Ha donato agli apicoltori un mezzo essenziale per svolgere al meglio il proprio lavoro.
I recenti casi di morie delle api dovrebbero farci riflettere. Senza il contributo di questi insetti l’84% delle specie coltivate e il 78% dei fiori selvatici potrebbero sparire in quanto a rischio di non poter essere impollinate.
Il rischio concreto è quindi quello di non avere più cibo e che alcune varierà scompaiano per sempre perdendo quindi biodiversità.
Il progetto “Save the Queen” ha molte attività sparse per l’Italia e si occupa anche di monitorare il problema di pesticidi e metalli pesanti. Si punta anche a creare una linea di miele tutto italiano ecosostenibile.