Il deputato pentastellato Rizzone in un video spiega le ragioni per le quali ha chiesto e ottenuto il bonus IVA che il governo aveva messo a disposizione dei lavoratori autonomi con Partita IVA.
«Sono pronto a metterci la faccia e ad assumermi le mie responsabilità, ma anche a mettervi in guardia da chi vi sta gettando fumo negli occhi.
Se avessi voluto intascarmi dei soldi non mi sarei di certo tagliato più di 40mila euro del mio stipendio da parlamentare, che invece ho donato, insieme ai colleghi del M5S, per varie cause»,
ha commentato il deputato pentastellato Marco Rizzone in un video postato su Facebook, spiegando i motivi per cui ha chiesto e ottenuto il bonus IVA che il governo aveva messo a disposizione dei titolari di Partita IVA.
“È comodo puntare il dito contro qualcuno per nascondere le proprie mancanze. Ma è ancor più comodo, ma molto triste, cavalcare la rabbia delle persone per provare a riprendersi un po’ di consenso, magari in vista del referendum sul taglio dei parlamentari o delle elezioni regionali”,
ha commentato nel video il grillino Rizzone.
“Furbetti” Bonus IVA, le giustificazioni di Rizzone
Rompendo il silenzio il deputato pentastellato Rizzone commenta
“Qui non è stato fatto nulla di illecito, nulla di illegittimo. Tutto a norma di legge”.
La giustificazione: si tratta di un decreto scritto palesemente male, vuoi per la fretta, giustificabile, vuoi per l’incapacità di alcuni soggetti, non giustificabile.
Nessuno dei colleghi ‘moralizzatori’ è intervenuto per apportare modifiche al Decreto affinchè si evitasse che l’indennizzo fosse dato ‘a pioggia’ a prescindere dal reddito.
“Peccato che, come purtroppo accade da molto tempo a questa parte, troppo spesso i provvedimenti sono “blindati” e immodificabili e vengono approvati a colpi di fiducia impedendoci, di fatto, la possibilità di esercitare il nostro ruolo di parlamentari”,
sottolinea lo stesso Rizzone.
“Su questo però nessuno dice mai niente… Ma questo forse interessa ormai solo ai cultori della Costituzione e pochi altri…”.
“Furbetti” Bonus IVA: le accuse del deputato Rizzone
Il deputato grillino Rizzone mette in evidenza come l’attività parlamentare si sia svilita nel tempo.
“[…] accusatemi di non aver ad esempio creato un caso mediatico dopo i bonus percepiti (anche in quel caso lecitamente) dai notai, anch’essi, seppur in altra forma, rappresentanti dello Stato, ma sui cui nomi il Garante della Privacy, chissà perché, tace”.