Non si dà pace il papà del bimbo ucciso di botte a Modica: ” Me lo hanno ammazzato”. Le terribili accuse, Evan si poteva salvare?
Un viaggio dolorosissimo quello che ha intrapreso il papà di Evan il bimbo di un anno ucciso di botte a Modica per raggiungere la salma del figlio. Il suo sfogo lascia senza parole: l’orrore poteva essere evitato?
La morte del bimbo di un anno a Modica
È morto nella serata di domenica all’ospedale di Modica dove era giunto in condizioni disperate il piccolo Evan di soli 21 mesi.
Come hanno accertato i medici che lo hanno visitato, il bimbo presentava numerosi lividi e lesioni.
Era stata proprio la madre 23enne Letizia Spatola a chiamare il 118. Sia lei che il compagno 3oenne Salvatore Blanco vivevano a Rosolini con il bimbo ed ora sono entrambi indagati dalla Procura di Ragusa per omicidio volontario e maltrattamenti in famiglia.
Per oggi alle 13 intanto è stata fissato l’esame autoptico sul corpicino del piccolo per cercare di far luce sulla causa della morte e per ricostruire la natura dei lividi.
L’interrogatorio di garanzia di madre e patrigno è invece programmato per domani 20 agosto come riporta Il Giornale di Sicilia.
Secondo quanto riferito dal procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, la mamma di Evan avrebbe già rivelato alcuni particolari:
“Lui non è stato sentito mentre la madre del bimbo, durante la sua deposizione, ha spiegato che era succube del compagno”
Lo sfogo del papà di Evan: “Li avevo denunciati”
La donna ed il padre naturale di Evan si erano separati un anno fa e lui, Stefano Lo Piccolo ora non si da pace per quanto accaduto.
Come raccontato a La Stampa mentre sta rientrando in Sicilia dalla Liguria dove vive per partecipare al funerale del suo bimbo.
L’uomo ha dichiarato di aver provato a fermarli, facendo l’unica cosa che era in sui potere ossia denunciare quelli che secondo lui erano abusi ai servizi sociali.
“Li avevo denunciati ma nessuno li ha fermati”
Ha affermato Lo Piccolo. Ad allarmarsi in principio era stata la nonna paterna che vive in Sicilia.
“Dalle foto che mi mandava mia madre, avevo capito che Evan non stava bene, quei segni sul faccino erano troppo evidenti”
Il papà del piccolo aveva presentato subito un esposto allegando anche le foto, poiché gli veniva impedito persino di parlare con il bimbo.
Il dramma poteva dunque essere fermato prima che quel piccolino perdesse la vita in una maniera così atroce? Il padre si strugge con dubbi atroci:
“Perché la famiglia della mia ex compagna non ha fatto niente per fermare quell’orrore? Perché i servizi sociali sono rimasti fermi? “
A questi interrogativi daranno risposta le indagini, ora resta l’immenso dolore per la perdita insensata di un bambino indifeso.
Secondo il procuratore Sabrina Gambino però l’esposto risulterebbe solo una “segnalazione dai contenuti generici” e che in ogni caso era stata presentata a Genova, dunque non era probabilmente giunta all’attenzione delle autorità siciliane.
Non si arrende però il papà di Evan che conclude così il suo sfogo:
“Non finirà così, pagheranno tutto”
Il dolore per la morte di questo piccolo è vivo per tutti e ci stringiamo attorno alla famiglia del piccolo Evan.