Dopo la morte della 34enne incinta e del bambino che portava in grembo, si è attivato anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza.
A far luce sulla morte della donna e del feto, oltre all’inchiesta già avviata dalla Procura, ci penseranno gli ispettori, che ascolteranno i medici e visioneranno i documenti.
L’odissea in ospedale
È iniziato tutto lo scorso lunedì, quando una donna, incinta al sesto mese di gravidanza, si era recata all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, lamentando vomito e forti dolori addominali.
Dopo alcuni controlli, i sanitari avevano però deciso di dimetterla, adducendo quei malesseri all’avanzare della gravidanza in corso. Mercoledì la situazione precipita e la 34enne torna in ospedale.
Questa volta i sanitari decidono di ricoverarla, ma il quadro clinico della 34enne è ormai compromesso.
Nella notte tra giovedì e venerdì la giovane mamma muore insieme al bambino che portava in grembo. I familiari hanno deciso di sporgere denuncia, chiedendo che venga fatta chiarezza sulla morte della donna.
I pm hanno quindi autorizzato l’esame autoptico sulla salma della 34enne ed hanno sequestrato la cartella clinica.
Il Ministro Speranza invia gli ispettori
Per far luce su quanto accaduto all’ospedale di Cosenza, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha deciso di inviare gli ispettori.
Come riferisce anche Fanpage, partirà quindi un’indagine interna, insieme a quella già avviata dai pm calabresi.
Nei prossimi giorni gli ispettori arriveranno in ospedale ed ascolteranno i medici che hanno preso in cura la 34enne. Compito degli ispettori sarà quello di accertare se siano stati rispettati tutti i protocolli sanitari previsti in questi casi, o se possano esserci eventuali responsabilità del personale sanitario.
Attesi anche i risultati dell’esame autoptico, che stabiliranno le reali cause del decesso della donna.