Solitamente questo accadeva nel mese di luglio, ma grazie al lockdown le risorse sono finite quasi un mese dopo rispetto ai precedenti anni.
L’Earth Overshoot Day è stato il 22 agosto. Questo è il giorno in cui tutte le risorse del Pianeta sono esaurite. Grazie al Covid questo si è verificato tre settimane dopo. Si tratta di uno degli effetti secondari delle chiusure dettate dal necessario contenimento della pandemia. La situazione però non deve farci star sereni.
Il giorno del sovrasfruttamento delle risorse
Il 22 agosto tutte le risorse biologiche sono esaurite. Si contano quelle che gli ecosistemi naturali del Pianeta sono in grado di rinnovare ogni anno. Viene definito con l’anglicismo Earth Overshoot Day, cioè il giorno del sovrasfruttamento terrestre.
Solitamente questa triste ricorrenza cade nel mese di luglio o inizio di agosto. Rispetto al 2019 questo si è verificato con tre settimane di ritardo proprio a causa della pandemia mondiale di Sars Cov 2. Si sono ridotti i consumi di molto, oltre a far crollare l’inquinamento in quel periodo.
Il calcolo di questa data è svolto dal Global Footprint Network, un’organizzazione di ricerca internazionale. Si occupa di “tenere i conti” dello sfruttamento delle risorse naturali e di come si sta evolvendo la nostra impronta ecologica.
La riduzione delle emissioni
Con la pandemia si sono tenute aperte soltanto le attività necessarie, si è ridotto lo spostamento delle persone e azzerato il turismo. L’economia mondiale ne è uscita a terra, ma l’impronta ecologica umana è diminuita del 9,3%, rispetto al 2019.
Si sono ridotte le emissioni di anidride carbonica del 14,5% e si ha avuto un calo dell’8,4% del consumo di prodotti forestali, dato che c’è stata una contrazione della raccolta di legname.
Non è però un’inversione di tendenza dovuta ad una maggior consapevolezza. Si tratta semplicemente di un effetto secondario dovuto al lockdown.
Non si è ancora raggiunto un equilibrio ecologico unito al benessere delle popolazioni. Si deve quindi puntare allo sviluppo sostenibile.
Si consuma il 60% in più rispetto a quanto in realtà possiamo rinnovare. Per sopravvivere usiamo le risorse che sarebbero prodotte da 1,6 Pianeti Terra e noi ne abbiamo solo 1.