Una situazione che tutti abbiamo vissuto almeno una volta nella vita. Secondo gli esperti, quali possono essere i significati?
Condividiamo la nostra vita coi cani da millenni e spesso sembra che manchi loro soltanto la parola. Se ne avete avuto almeno uno in vita vostra, vi sarà capitato almeno una volta di parlargli e pensare che possa capirci. Può capitare però che assuma un’aria quasi perplessa e pieghi da un lato la testa quasi a dire “che stai dicendo?”. Qual è il significato di questo comportamento?
Parlare al nostro cane
Una cosa molto importante è abituare il cane ad ascoltare la nostra voce, insegnandogli i nostri toni oltre che i gesti. Ci sono moltissimi studi che dimostrano che i cani sono realmente in grado di comprendere il nostro linguaggio.
Si stima che possano avere una capacità linguistica pari a quella dei bambini di 2 anni, arrivando a comprendere in media 150 parole. Per arrivare a questi livelli occorre allenare costantemente le capacità di comprensione del cane.
Si deve optare per parole dal significato concreto perché non sono in grado di comprendere concetti astratti. I cani hanno un tipo differente di memoria rispetto alla nostra, la loro è di tipo associativo cioè associano un oggetto, un’azione a qualcosa di ben concreto o che hanno già vissuto.
Quindi conviene far imparare termini come ciotola, biscotto, pappa, usciamo, il loro nome…esatto il cane è in grado di riconoscere il proprio nome e per questo è in grado di rispondere al richiamo.
Quando il cane non ci capisce
Per aiutare il nostro cane ad imparare i termini dobbiamo allenarlo con ripetizione costante nel tempo, in modo che possa abituarsi.
Lo stesso concetto si può esprimere in svariati modi è sempre meglio prediligere frasi brevi quando parliamo al cane. Per esempio si deve preferire un semplice “mangia” ad una frase ben più complessa. Un altro classico è il richiamo per uscire. Sarà sufficiente abituarlo al breve “andiamo”, anziché pensare ad una frase complessa.
Qui si può facilmente capire da cosa nascono le incomprensioni. Mai usare frasi troppo complesse.
Può capitare che mentre parliamo il cane inclini la testa di lato. Può assumere un atteggiamento che ci può ricordare una persona perplessa o che non ha capito di cosa stiamo parlando. Ma davvero nel cane questo comportamento significa che non ci ha capiti?
Gli etologi non hanno trovato un’unica spiegazione. Nonostante siano migliaia di anni che condividiamo la vita con questo animale, alcuni comportamenti ancora non sono pienamente comprensibili.
Le teorie più condivise
Come detto non esiste un’unica teoria, anche perché non tutti i modi di espressione dei cani sono a noi comprensibili. In fin dei conti parliamo due linguaggi ben diversi. Ora vediamo quali sono le teorie più condivise dalla comunità scientifica:
- si pensa che il cane pieghi da un lato la testa per poterci ascoltare e sentire meglio. Quest’idea è dovuta al fatto che il cane adotta questo comportamento anche se sente un suono nuovo e sconosciuto oppure non riesce ad identificare la provenienza. Piegando la testa, renderebbe più semplice il capire e sentire meglio.
- Secondo un’altra teoria entrerebbe in gioco la vita. Il cane non desidera ascoltare meglio, bensì vuole vedere meglio. Il muso ostacolerebbe il suo campo visivo e inclinando la testa amplierebbe quanto può vedere.
- La teoria forse più avvincente nasce da uno studio dell’Università del Sussex. I cani userebbero l’emisfero destro del cervello per sentire la parola mentre utilizzerebbero il sinistro per processare e comprendere quanto sentito. Quindi quando il cane ascolta qualcosa che non ha mai sentito, sia esso un suono o una parola, piegherebbe la testa verso destra per attivare l’emisfero corrispondente e sentire meglio.
A prescindere da quale sia la teoria vera, il cane desidera riuscire a capire meglio quanto sta ascoltando.