Una ricerca della Nuveen Real Estate mette in evidenza le prospettive del mercato immobiliare in Europa: nel Vecchio Continente i dati mostrano una ripresa economica disomogenea dal lockdown.
In Germania, Svezia, Austria, Danimarca e Paesi Bassi le prenotazioni nei ristoranti e l’afflusso di clienti nelle strutture retail sono inferiori del 20% rispetto alla norma, mentre altri Paesi, come il Regno Unito, stanno accusando una ripresa finora più fiacca.
Sono soprattutto gli Stati dell’Europa del Sud a risentire negativamente della mancanza di turisti, ma l’aspetto positivo è che il numero di accessi alle strutture retail sembra essere tornato vicino a una situazione pre-pandemica.
Secondo l’ultimo European Investment Spotlight di Savills, la Germania e l’Europa centro-orientale (CEE) hanno registrato una crescita del fatturato degli investimenti nel settore immobiliare commerciale nel primo semestre 2019, nonostante gli effetti del Covid-19 nel secondo trimestre.
Mercato immobiliare: la Germania è il paese più resiliente
I dati mostrano che la Germania è stato il paese più resiliente registrando un aumento del 31% nelle transazioni di investimento rispetto ai primi sei mesi del 2019 che, in termini di volume, si traduce in 10 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi.
Altri paesi che segnalano una crescita del fatturato degli investimenti includono Lussemburgo (173,1%), Portogallo (42,2%), Repubblica Ceca (11,2%), Polonia (4,6%) e Romania (3,2%).
Secondo l’ultimo European Investment Spotlight di Savills, la Germania e l’Europa centro-orientale (CEE) hanno registrato una crescita del fatturato degli investimenti nel settore immobiliare commerciale nel primo semestre 2019, nonostante gli effetti del Covid-19 nel secondo trimestre.
Altri paesi che segnalano una crescita del fatturato degli investimenti includono Lussemburgo (173,1%), Portogallo (42,2%), Repubblica Ceca (11,2%), Polonia (4,6%) e Romania (3,2%).
Irlanda (-44,5%), Norvegia (-38%) e Italia (-29,5%) hanno subito i cali più forti degli investimenti.
Oli Fraser Looen, Joint-Head of Regional Investment Advisory EMEA, Savills, commenta:
“Come previsto, a causa delle restrizioni di blocco, il volume di capitale non nazionale che raggiunge il mercato immobiliare europeo è diminuito.
Tuttavia, negli ultimi mesi abbiamo assistito a un aumento dell’attività da parte dei gestori degli investimenti e un numero crescente di acquisizioni di joint venture o accordi di entità che consentono ai fondi internazionali di investire all’estero”.