La famiglia di Viviana Parisi accusa i soccorsi di superficialità mentre la Procura continua l’indagine: cosa è emerso da Tac ed autopsia di Gioele?
È il giorno dell’autopsia sui resti del piccolo Gioele ritrovato nel bosco di Caronia assieme alla mamma Viviana Parisi. Le indagini continuano tra polemiche e risultati: ecco gli ultimi aggiornamenti.
Le ultime indagini: autopsia e Tac su Gioele
È iniziata stamattina 26 agosto l’autopsia disposta dalla Procura di Patti sui resti del piccolo Gioele Mondello, appena 4 anni.
Il cadavere del piccolo purtroppo irriconoscibile è stato ritrovato nei boschi di Caronia solamente 16 giorni dopo la scomparsa.
Proprio per confermare l’identità verrà confrontato il DNA estratto dai resti ossei del bimbo con un campione salivare del padre Daniele. Stesso esame per il DNA del cadavere della donna che verrà confrontato con le tracce rinvenute nell’auto di Viviana.
Le analisi della Scientifica sulla posizione dei corpi avevano già dato una quasi certezza sulla natura di omicidio-suicidio per quanto accaduto a mamma e figlio.
La Tac effettuata al Policlinico intanto ha dato i primi risultati, come riporta l’Adnkronos: nel corpo del bimbo sarebbero presenti delle “pietruzze”.
Capirne la natura è importante per individuare luogo e momento della morte.
La dottoressa Giuseppina Certo, il medico legale che ha effettuato l’esame autoptico ha dichiarato che ci vorrà del tempo per analizzare tutti i dati, aggiungendo che sui resti del piccolo vi sono:
“Lesioni da macrofauna”.
La famiglia Mondello vuole chiarezza: c’è stato ritardo nei soccorsi?
Daniele Mondello il papà di Gioele e marito di Viviana non si dà pace per quanto accaduto.
Si poteva fare di più? Viviana e Gioele potevano essere trovati prima?
Dagli ultimi incredibili elementi emersi questo dubbio potrebbe rivelarsi veritiero, aumentando il dolore per la perdita di due vite.
Come è emerso infatti già il 4 agosto intorno alle ore 10 i droni che sorvolavano la zona avevano registrato la presenza del corpo di Viviana ai piedi del pilone dell’Enel. Il giorno dopo la scomparsa dunque.
Non si sa se in quel momento Gioele fosse ancora vivo ma se il corpo di Viviana si fosse ritrovato subito e non sono 5 giorni dopo come invece è accaduto, forse qualcosa sarebbe cambiato.
“Dopo aver saputo dell’immagine del drone sono arrabbiato”
Sono state le parole di Luigino Parisi il papà di Viviana alla notizia che nei 16mila fotogrammi dei droni vi era anche l’immagine della figlia come riporta anche Fanpage.
L’accusa, tradotta anche in un esposto presentato in Procura, è quella di ritardo nei soccorsi e di superficialità.
“La famiglia vuole capire e per questo nomineremo i nostri consulenti”
Ha ribadito l’avvocato Nicodemo Gentile che assieme al legale Antonio Cozza assistono la famiglia Parisi.