Ad Ostia, un bambino autistico di 8 anni, stava giocando con le bolle di sapone sul balcone. Una vicina di casa, però, non ha gradito e ha chiamato i vigili urbani.
Il bimbo autistico ha maturato la passione per le bolle di sapone colorate durante la chiusura per la pandemia.
Un gioco innocente
Brando è un bambino autistico di 8 anni che, durante il lockdown, ha imparato ad amare le bolle di sapone. Un modo per evadere dalla quotidianità. Un gioco innocente che ha sempre gradito. Nel suo condominio di Ostia, però, non tutti hanno gradito. In particolare, una vicina di casa si è arrabbiata parecchio.
Il motivo del contendere è stata l’acqua saponata colata sul suo terrazzo. La donna furiosa ha deciso di inviare alla famiglia una lettera da parte di un suo avvocato. Non contenta, poi, ha deciso di chiamare i vigili urbani.
Le parole della mamma
In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, la mamma di Brando ha raccontato che, durante il lockdown ha dovuto inventarsi di tutto per rendere meno triste il figlio. Con le bolle di sapone, fatte in grande quantità, riusciva a far sorridere il piccolo. Molte, però, non finivano in cielo ma sul terrazzo della vicina di casa.
Una vicina che, sin da subito, non si è mostrata comprensiva. L’acqua saponata non solo le sporcava il terrazzo ma rischiava anche di farla cadere. Dopo la lettera dell’avvocato e la chiamata ai vigili, la famiglia ha ricevuto un’ammonizione. Il che significa che se il problema non sarà risolto entro 10 giorni, la famiglia di Brando sarà multata.
“È anche una questione di dignità quelle parole, l’arrivo dei vigili urbani mi hanno umiliata. Mi sono sentita come se io e mio figlio fossimo dei criminali”.
Ha affermato mamma Francesca.