La Bce ha dato l’ok a Leonardo Del Vecchio per salire al 19,9% di Mediobanca: a borsa chiusa Delfin ha confermato la notizia.
Il via libera era del resto atteso in tempi brevi dopo il lungo esame condotto dalla banca centrale.
Adesso Delfin potrà superare il 10% per attestarsi presumibilmente al 13-14%, quota con la quale potrebbe presentarsi all’assemblea di ottobre.
Del Vecchio incassa l’ok della BCE
Il magnate degli occhiali Leonardo Del Vecchio ha ottenuto l’approvazione dalla Banca Centrale Europea per aumentare la sua partecipazione del 9,9% in Mediobanca (MDBI.MI) oltre una soglia del 10% fino a poco meno del 20%, ha riferito un comunicato della holding di Del Vecchio Delfin.
La mossa, che rafforza ulteriormente la posizione di Del Vecchio come maggiore azionista di Mediobanca, apre la strada a una riorganizzazione in settori chiave della finanza italiana, con la speculazione incentrata sull’assicuratore Generali (GASI.MI).
Mediobanca è il maggiore azionista di Generali, con una quota del 13% e Del Vecchio, che detiene un ulteriore 4,8% del gruppo assicurativo, ha dichiarato di voler creare una base azionaria stabile sia per Mediobanca che per Generali.
Fonti vicine al miliardario 85enne hanno riferito che vuole ripristinare l’ex presenza europea di Generali.
Del Vecchio ottiene il via libera dalla Bce per aumentare la quota di Mediobanca
Delfin ha confermato in una breve dichiarazione che la Bce consente a Del Vecchio di aumentare la quota fino a un massimo del 19,99%, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Mediobanca ha rifiutato di commentare.
Del Vecchio, che ha fondato Luxottica, la società dietro gli occhiali da sole Ray Ban, ha presentato la richiesta alla BCE il 29 maggio, dopo aver costruito la sua partecipazione in Mediobanca lo scorso anno, con sorpresa del mercato e del management della banca.
La banca d’affari milanese non ha avuto un solo azionista non bancario che possedesse più del 10% da quando è stata fondata nel 1946.
All’inizio di questo mese, Il Sole 24 Ore e La Repubblica hanno riferito che Del Vecchio prevede di aumentare la sua partecipazione in Mediobanca al 13-14%, dopo l’approvazione della BCE.
Al momento, un rappresentante di Del Vecchio ha rifiutato di commentare.
Una fonte vicina al miliardario ha detto a Reuters a giugno che i suoi piani non includevano una fusione transfrontaliera di Generali con i rivali AXA (AXAF.PA) o Zurigo (ZURN.S), attenuando la preoccupazione di Roma per il futuro di Generali, un grande detentore di titoli di Stato italiani.