Una disciplina che mira a far studiare e sfruttare l’interconnessione che esiste tra uomo natura e l’attività all’aria aperta.
Forse non ci abbiamo mai pensato più di tanto, ma dopo aver passato del tempo a contatto con la natura ci sentiamo molto meglio. Il benessere che ne deriva è di tipo psichico e fisico e permette la crescita della consapevolezza e del rispetto per l’ambiente. Su questo rapporto si basa dunque la disciplina dell’ecopsicologia, che vuole spingerci a capire che l’uomo non è al centro dell’universo e dipende dalla natura dato che ne fa parte.
Il rapporto uomo – natura
Se abitiamo in città e passiamo moltissime ore chiusi in ufficio, negozi, dietro ad un dispositivo elettronico o un computer è ovvio che difficilmente potremo passare moltissime ore in mezzo alla natura. Il consiglio che vi posso dare è che sarebbe meglio impegnarci per impiegare almeno parte del nostro tempo libero per stare nel verde.
Sarà sufficiente una passeggiata in un parco, non pensate ad ore di trekking in montagna. Ormai è stato provato scientificamente che stare in mezzo alla natura porti dei benefici per la nostra salute. Muoverci in mezzo al verde ci aiuta a combattere frustrazione, tristezza, malessere fisico ed emotivo.
Ora la centralità dello sviluppo del rapporto uomo – natura è diventata più concreta sia dopo il trasferimento di molte persone che negli anni verso le città sia dopo i mesi di lockdown che ci hanno costretti in casa per mesi sena poter stare nel verde.
Sono ormai anni che in altri paesi i medici prescrivono come rimedio contro lo stress il trascorrere alcune ore in un bosco, in modo da essere lontani dal caos della città e lasciarsi alle spalle almeno per un’ora la vita lavorativa. Un metodo in apparenza semplice, ma che in passato era ignorato a favore di metodi più invasivi.
Una soluzione estrema?
Se a prima vista potrebbe sembrare una soluzione particolare. Senza dubbio è meglio riflettere che non siamo creati per trascorrere tutta la nostra esistenza in mezzo a 4 mura. Abbiamo potuto sperimentare recentemente come la cosa non fa bene alla nostra mente e al nostro corpo.
Come detto esiste un rapporto stretto, una correlazione tra la nostra salute e stare a contatto con la natura. Dobbiamo inoltre riattaccarci alla terra per ridurre i problemi ambientali. Non è naturale l’essere così distaccati dall’ambiente, ignorando cosa questo comporti.
Dobbiamo restaurare una connessione con la natura
L’ecopsicologia si prefigge di ristabilire una connessione tra natura e uomo. Questa disciplina è nata da qualche decina di anni, proprio per includere nelle terapie degli aiuti non farmacologici.
L’ecopsicologia si basa sullo stretto rapporto appena descritto e che viene messo troppo spesso in secondo piano, trovando qualcuno in noi in grado di protegga la natura e che se ne prenda cura.
Questa disciplina nasce dall’unione tra ecologia che studia l’ambiente e la psicologia che studia invece la mente umana. Si ha la sua origine dagli studi svolti agli inizi degli anni ’90 in California nella città di Berkeley.
Gli studiosi coinvolti analizzarono il progressivo declino ambientale, cercando di capire come migliorare la conoscenza e consapevolezza riguardo questo problema. Si voleva inoltre spingere nell’uso della natura per poter migliorare la salute e il benessere delle persone.
Si basa strettamente sul concetto di riallacciamento e riconnessione con l’ambiente, ricreando un legame ormai perduto. Si tratta di una materia vera e propria, che ormai viene insegnata in molti atenei al mondo, corsi e altri percorsi formativi.
Quindi la consapevolezza che ci deriva dal capire il legame stretto tra uomo e ambiente. Questo rapporto è molto stretto ed indissolubile e abbiamo bisogno di ritrovare la serenità in modo più naturale.
Si voleva ridurre l’abuso di psicofarmaci tipico degli anni ’80 e ’90, dimenticando la visione antropocentica del mondo e della vita. Si vuole sostituire quest’idea con l’ecopsicologia con l’elaborazione di diverse applicazioni ed esercizi di varia natura, semplici, piccoli e brevi, che mirano a migliorare la nostra salute mentale.