Era sempre pieno di lividi e non riusciva a camminare il piccolo Evan ucciso di botte a Modica. Cosa è emerso dalle testimonianze di nonna e medici.
Il patrigno 32enne in carcere per la morte del piccolo di appena 21 mesi nega tutto ma le accuse contro lui e la madre di Evan sono pesantissime.
La corsa all’ospedale per salvare Evan: i medici di Modena scioccati
Il piccolo Evan di soli 21 mesi era giunto in fin di vita all’ospedale di Modica dopo che una vicina di casa aveva chiamato il 118 come ricostruisce il settimanale Giallo.
Quello che stava accadendo circa una settimana fa nell”appartamento dove abitavano Letizia Spatola, il suo compagno Salvatore Blanco ed Evan Lo Piccolo, era terribile.
La vicina sentendo urla strazianti ha allertato i sanitari che hanno portato d’urgenza il bimbo al Maggiore di Modica.
“Aveva lividi in testa, sul collo, sul torace e anche sul dorso. Una cosa scioccante”
Hanno dichiarato medici ed infermieri che lo hanno avuto in cura finché il suo piccolo cuore ha smesso di battere.
Nel mirino degli inquirenti sono subito finiti la madre ed il compagno di lei, arrestati con accusa di omicidio e maltrattamenti in famiglia.
L’accusa della nonna: la mamma diceva che era stato un malore
I due si sono chiusi nel silenzio: da quanto emerge solo la madre avrebbe fatto alcune dichiarazioni.
La donna ha svelato di essere plagiata dall’uomo e per questo non sarebbe riuscita a reagire.
In realtà sia sull’uomo che sulla 23enne gravano indizi pesantissimi. Secondo quanto emerso la Spatola sarebbe già stata indagata per maltrattamenti, quando nei mesi precedenti aveva ben due volte portato Evan in pronto soccorso con lesioni e fratture.
A puntare il dito è anche la nonna paterna, Elisa Congiu, che aveva notato da tempo qualcosa che non andava nel bimbo:
“Avevamo notato dei lividi, che la madre giustificava con scuse poco credibili”
La nonna parla anche dell’ultima volta che aveva visto Evan, prima di Ferragosto:
“Era molto pallido, avevamo capito che non stava bene. Evan aveva problemi alle gambe, non camminava bene”.
La nonna, allarmata dal fatto che il piccolo non camminasse ancora a 9 mesi e che avesse lividi, aveva informato il papà che vive a Genova dopo la separazione.
A sua volta l’uomo si era allarmato presentando un esposto in Procura.
A nulla sono però valsi gli allarmi ed ora dopo che si sono tenuti i funerali del piccolo, i parenti non si danno pace:
“Lo dovevano affidare a me, lo avrei protetto. Invece me lo hanno portato via per sempre”.
Ora sono in corso tutti gli accertamenti e le indagini per cercare di capire cosa sia davvero accaduto al piccolo Evan e se tutto questo orrore poteva essere fermato prima.