Il Ministro degli Esteri Di Maio sottolinea che lo slogan per il referendum è ‘ora o mai più’ perché votando “Sì” si tagliano 345 parlamentari.
Di Maio lo ha ribadito a Pozzuoli nel suo tour di due giorni in Campania.
“Abbiamo un numero elevato di parlamentari perché, uscendo dal fascismo, i padri costituenti”
ritennero che così si rappresentassero meglio i cittadini.
Ma poi le cose sono cambiate, a sottolineato lo stesso Ministro.
Con un numero minore di parlamentari la qualità delle leggi si alzerà.
“Questa battaglia del referendum è una battaglia del M5S ma è di tutti i cittadini italiani e mai come in questo momento c’è bisogno di far sentire la voce degli italiani perché ci sarà la voce dei Palazzi che dirà no”,
ha sottolineato lo stesso Di Maio.
Grazie al Referendum si avrà l’occasione di rafforzare il ruolo del Parlamento anche attraverso la revisione dei regolamenti.
Referendum Taglio Parlamentari: quali sono le ragioni del “sì”?
Il fronte del “no” è un fronte interno alla politica e a coloro che hanno molto da perdere dal taglio dei parlamentari.
“Uscivamo dal fascismo e i nostri padri costituenti, mancando una solidità delle istituzioni a livello territoriale, pensarono che la presenza di un alto numero di parlamentari rappresentasse meglio tutti i cittadini”,
ha puntualizzato il Ministro degli Esteri.
Grazie alla nascita delle Regioni, Province, Comuni, città metropolitane e comunità montane, oggi ci sono abbastanza rappresentanti e si può tagliare qualche parlamentare.
Di Maio ha quindi elencato i motivi per i quali si dovrebbe votare “Sì” al referendum: ciò consentirebbe di risparmiare fino a 300.000 euro al giorno.
“C’è chi con molta sufficienza dice siano pochi, io penso che molta gente pur lavorando una vita intera questi 300mila euro non li ha mai visti in busta paga lorda.
In un momento di crisi economica e di crisi pandemica ogni soldo che si può risparmiare, lo risparmiamo”.