L’Agenzia delle Entrate ha istituito il nuovo Codice Tributo per beneficiare del Bonus POS cioè il codice tributo per l’utilizzo del credito d’imposta del 30% sulle commissioni per i pagamenti elettronici.
Il nuovo codice tributo è stato reso noto dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 48/E del 31 agosto 2020 e recita quanto segue:
“istituzione del codice tributo per l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del credito d’imposta per le commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante strumenti di pagamento elettronici – articolo 22 decreto- legge 26 ottobre 2019, n. 124”.
Bonus POS 2020: cos’è e come funziona?
Il Bonus POS 2020 previsto dal Decreto Agosto è un bonus per i pagamenti elettronici con carte di credito o bancomat.
Tale incentivo va a soddisfare due obiettivi:
- il rilancio dei consumi, soprattutto nei settori dell’abbigliamento, degli elettrodomestici e del turismo;
- la lotta all’evasione fiscale.
Poter tracciare tutti i pagamenti e gli acquisti effettuati consente di avere un quadro generale dello scenario economico dell’Italia.
Grazie al Bonus Pos 2020 per i pagamenti con carte di credito o bancomat effettuati dal 1° luglio 2020, i titolari di Partita IVA possono beneficiare di un credito di imposta pari al 30% delle commissioni bancarie addebitate per l’utilizzo del POS.
Il Bonus POS non riguarda soltanto acquisti effettuati con carte di credito o di debito o bancomat, ma si allarga anche a tutte quelle piattaforme che garantiscono la tracciabilità.
E’ la banca stessa che deve comunicare tutti i dati necessari per l’ottenimento del credito di imposta all’Agenzia delle Entrate.
A chi spetta il Bonus POS?
Il Bonus POS spetta ai titolari di Partita IVA, commercianti, professionisti o artigiani o a coloro che esercitano attività d’impresa, arte o professioni, i cui ricavi non superino i 400.000 euro.
Quale Codice tributo utilizzare?
Il codice tributo da utilizzare è quello istituito dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 48 del 31 agosto 2020:
“6916” denominato “Credito d’imposta commissioni pagamenti elettronici – articolo 22, decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124”.