A scoprire il reato i membri del M5S, i quali hanno ricevuto delle mail dall’indirizzo del Ministro che Di Maio non avrebbe mandato.
L’indirizzo email della Camera dei Deputati usato dal Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sarebbe stato violato. Secondo quanto riportato dall’Huffingtonpost, infatti, l’indirizzo di posta elettronica in questione sarebbe stato duplicato usando un apposito software. Come riportato dall’ANSA, però, il ministro avrebbe già provveduto a sporgere querela.
L’oggetto della mail spedita sarebbe stato “Referendum mettiamoci la faccia”
La questione, inoltre, sarebbe stata già riferita al servizio informatico della Camera dei Deputati. Come riportato dalle fonti, si è preso atto della violazione nel momento in cui è stata spedita una mail dall’indirizzo duplicato. La mail inviata agli altri membri del Movimento 5 Stelle avrebbe avuto come oggetto oggetto “Referendum mettiamoci la faccia”.
Una mail però che il ministro Di Maio non avrebbe mai mandato. A conferma di ciò, non è possibile neanche trovare la predetta mail tra l’archivio della posta inviata. A spiegare in maniera più dettagliata la situazione legata alla mail, direttamente le fonti della notizia:
“L’indirizzo di posta elettronica risulta infatti essere stato duplicato e dunque è partita questa falsa mail”
Secondo quest’ultimi, inoltre, la mail sarebbe partita da un server collegato ad un paese estero e di conseguenza, il server della Camera dei Deputati non dovrebbe essere a rischio non avendo subito violazioni.
Referendum di Settembre, Di Maio spiega la posizione del M5S.
Un’ulteriore preoccupazione dunque per Di Maio, il quale è alle prese anche con il prossimo referendum avente come protagonista il taglio dei parlamentari, il quale si voterà il 20 ed il 21 settembre. Come già detto in passato, infatti, il Ministro degli Esteri voterà sì alla riduzione del 36,5% del Parlamento.