La morte delle sorelle di 3 e 14 anni a Massa non sarebbe stata causata dal maltempo, l’opinione di un esperto: si va verso la svolta nelle indagini?
La magistratura farà chiarezza sulla causa del terribile incidente nel campeggio di Massa dove sono morte le due sorelle Malak e Jannat.
Svolta nel caso di Malak e Jannat? Cosa dice l’esperto
La morte delle due sorelle di 3 e 14 anni in un campeggio di Massa Marittima ha sconvolto tutti. La caduta dell’albero che, precipitando sulla tenda dove dormiva la famiglia Lassri, sarebbe stata causata dal maltempo.
Per lo meno questa era la tesi accreditata fino a poco fa ma ora potrebbe essere arrivata una svolta.
Secondi quanto riporta anche Fanpage, l’albero sarebbe stato malato già precedentemente e quindi la tromba d’aria non sarebbe la causa della caduta.
“un occhio attento si sarebbe accorto dello stato della pianta, che era mal curata. Gli alberi non parlano ma danno dei segnali”
A dirlo è un esperto della materia, dottore forestale ed arboricoltore. Il suo nome è Pierfrancesco Malandrino ed è anche consulente per gli Aeroporti di Roma.
“Alla base ci sono spesso radici marce e danneggiate. A dare le risposte definitive sarà la magistratura”
Malandrino infatti spiega ad Agi nei dettagli quali sarebbero gli elementi che già dalle foto lasciano comprendere questa realtà.
Una chioma capitozzata, particolare che lascia intendere come le radici siano state compromesse. Altri danni sarebbero visibili anche al colletto.
La capitozzatura in particolare sarebbe una procedura di potatura indiscriminata della parte alta dell’albero.
“Una pratica diffusa, ma fortemente sbagliata”
Ha specificato l’esperto, che dunque potrebbe aver danneggiato la stabilità della pianta.
“No all’espianto”: altro dolore per i genitori
Le indagini della magistratura proseguono senza sosta per cercare di capire cosa sia successo domenica scorsa nel campeggio zona Partaccia.
I genitori, distrutti dal dolore per la perdita delle loro figlie di appena 3 e 14 anni, hanno saputo inoltre che gli organi delle due bimbe non potranno essere espiantati per la donazione.
A dirlo è una nota ufficiale della Usl Toscana che ha dovuto rettificare alcune notizie diffuse ma non corrispondenti alla realtà.
Il padre delle due sorelline ha affermato che ora vuole solo portare a casa le sue figlie.