Confermato l’assenso della Banca Centrale Europea all’operazione di scorporo di crediti deteriorati per il controvalore 8,1 miliardi di euro di Monte dei Paschi di Siena e la conseguente cessione ad Amco.
Per l’Istituto sarebbe prevista quindi la cessione di 8,1 miliardi di crediti deteriorati in favore di Amco e si dovrebbe generare un fabbisogno di capitale di almeno 700 milioni euro.
Intanto, si attende l’assemblea dei soci che dovrebbe svolgersi all’inizio di ottobre.
In considerazione delle quote detenute dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (68%), l’adunanza sarebbe obbligatoria e fondamentale per gli steps successivi.
Prima dello scorporo Monte dei Paschi di Siena Mps dovrebbe collocare obbligazioni Tier2 per un controvalore di 250 milioni di euro aperti ad investitori privati e pubblici.
Inoltre, sarebbe stata inclusa anche un’altra clausola, ovvero l’aggiunta di Additional Tier1 per un importo che dovrebbe aggirarsi intorno ai 700 milioni di euro, di cui di cui il 30% dovrebbe essere acquistato da investitori privati.
Monte dei Paschi di Siena: le azioni hanno imboccato il trend rialzista
A seguito dell’ok della Banca Centrale Europea le azioni dell’istituto bancario di Siena hanno imboccato il trend rialzista.
La reazione del titolo azionario Monte dei Paschi di Siena non si è fatta attendere e il titolo azionario ha messo a segno ottime performance già nella prima mezz’ora di contrattazione.
L’autorizzazione è condizionata ad alcuni fattori come l’aggiunta di un Additional Tier1 pari a 770 milioni e l’emissione (prima dello scorporo) di 250 milioni di euro di obbligazioni Tier 2.
Al momento della redazione dell’articolo le azioni MPS sono scambiate a 1,44 euro.
Secondo gli analisti l’istituto di Rocca Salimbeni ha conseguito un risultato positivo, lievitando dell’1,05%.
Il confronto del titolo azionario con il FTSE MIB, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa di Monte Paschi rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.