Ondata di vendite sul listino statunitense di Wall Street, che termina con una pesante ribasso e con una pessima performance del comparto tecnologico.
Giovedì, i titoli tecnologici hanno imboccato un trend ribassista, causando la chiusura dell’S & P 500 con il peggior calo dal mese di giugno.
L’S&P 500 è sceso del 3,5%, cancellando più di una settimana di guadagni, mentre il composito Nasdaq ad alto contenuto tecnologico è sceso di quasi il 5%.
La media industriale del Dow Jones ha perso brevemente 1.000 punti e ha chiuso la giornata in ribasso di oltre 800 punti. Apple è scesa dell’8%. Amazon è scesa di oltre il 4,5% e Microsoft è scesa di oltre il 6%.
Poiché gli investitori hanno scommesso che la crisi del coronavirus avrebbe amplificato il dominio dei modelli di business delle società tecnologiche, i prezzi delle azioni delle società tecnologiche a grande capitalizzazione sono aumentati.
Wall Street, crollo azioni tecnologiche: ecco perché
La corsa sfrenata per le azioni tecnologiche ha attirato sempre più investitori, che hanno iniziato a speculare. Molti di questi trader hanno scelto di non acquistare azioni reali, ma di speculare in operazioni di opzioni.
I dealer coprono i propri rischi acquistando “put” o scommesse con effetto leva sul calo delle azioni.
Gli analisti affermano che i trader hanno scommesso sul calo dei titoli azionari nel tentativo di coprire i propri rischi, amplificando la svendita delle azioni tecnologiche.
“Penso che oggi per i titoli tecnologici si stia assistendo ad una svendita”,
ha sottolineato Yousef Abbasi, Direttore delle azioni istituzionali statunitensi presso StoneX, una società di intermediazione.
La caduta dei titoli azionari del comparto tech di giovedì è stata una delle peggiori scosse del mercato da quando è iniziato un nuovo mercato rialzista a fine marzo.
Dal 23 marzo, quando la Federal Reserve ha segnalato la sua volontà di fornire supporto illimitato ai principali mercati finanziari, le azioni hanno registrato guadagni notevoli.
La performance del mercato – l’S & P 500 è cresciuto di oltre il 10% per l’anno alla chiusura di mercoledì – è stata un enigma per alcuni che si sono domandati se tali guadagni fossero sostenibili di fronte a un profondo declino economico provocato dalla pandemia.