L’emergenza pandemica ha profondamente colpito l’economia italiana, facendo crollare il PIL ai livelli osservati all’inizio del 1993.
“Il PIL è sceso ai valori registrati alla fine degli anni ’80”,
è quanto commenta il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nell’intervento in streaming all’ESOF2020 (EuroScience Open Forum) tenuto a Trieste.
La risposta globale di governi, banche centrali e autorità di vigilanza nella maggior parte dei paesi è stata immediata e straordinaria.
Le banche centrali hanno utilizzato un’ampia gamma di strumenti per garantire condizioni monetarie più accomodanti e sostenere i prestiti a famiglie e imprese.
Bankitalia: innovazione e istruzione sono le parole d’ordine
In questo contesto e scenario economico è essenziale che si attuino riforme volte a creare un ambiente più favorevole alle imprese e si elimino gli ostacoli che frenano l’innovazione.
Inoltre, è necessario aumentare e migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici, riducendo gli oneri amministrativi e burocratici, abbassando il peso dell’evasione fiscale.
L’Italia è tra i paesi con il ranking più basso dell’OCSE. La bassa spesa in ricerca è accompagnata da investimenti insufficienti nell’istruzione.
“La dimensione qualitativa del problema educativo investe il fatto che gli studenti italiani sembrano non imparare abbastanza”.
Per Visco
“innovazione e formazione sono plasmate dalla struttura del sistema produttivo estremamente frammentato in Italia.
Il “nanismo” del sistema produttivo italiano è correlato alla capacità delle imprese di introdurre buone pratiche manageriali, adottare nuove tecnologie per sviluppare innovazione e investire in capitale umano”.
Si tratta di caratteristiche che hanno un impatto negativo sulla produttività.
Una debole capacità di innovazione, un basso livello di capitale umano e un peso predominante delle piccole imprese caratterizzano da sempre il sistema produttivo nazionale.
Bankitalia: una maggiore produttività è l’elemento chiave per lo sviluppo economico
“Una maggiore produttività è l’elemento chiave per lo sviluppo economico”,
sottolinea lo stesso Governatore di Bankitalia Visco.
Per un percorso di crescita sostenibile devono essere affiancati interventi volti ad affrontare gli ostacoli che frenano l’innovazione.
Visto poi che
“c’è una dimensione in cui il Pil non funziona bene come misura del benessere, ovvero il suo impatto sull’ambiente”,
per il governatore
“è tempo di indirizzare risorse e sforzi crescenti per affrontare gli effetti collaterali dello sviluppo economico”.