Secondo il comitato composto dai familiari delle vittime di Bergamo “la vera pandemia sarebbe stata la malagestione”.
![vittime Bergamo](https://www.lettoquotidiano.it/wp-content/uploads/2020/09/coronavirus-4942077_960_720.jpg)
Ancora scintille fra il governo e i parenti delle vittime effettuate dal Covid a Bergamo. Quest’ultimi, infatti, in molteplici occasioni hanno denunciato come a togliere la vita ai propri affetti sia stata anche la malagestione della pandemia.
Il comitato ‘Noi Denunceremo’ attacca il Governo con una nota
Dopo i verbali del Cts desecretati ieri, il comitato di Bergamo, conosciuto come “Noi Denunceremo” ha annunciato il proprio silenzio stampa. Questo però non prima di aver inviato una nota tramite dei suoi esponenti e riportata da Il Tempo. In questa nota, firmata da Luca Fusco e Consuelo Locali, rispettivamente presidente e legale del comitato, possiamo leggere un vero e proprio attacco alla gestione:
“Riteniamo che i contenuti dei documenti emersi, particolarmente quelli che anticipano il lockdown nazionale, denotino che chi ha ammazzato la nostra gente non siano stati “il nemico invisibile” o il “virus assassino”.
Nello specifico nella nota si può leggere come, secondo il comitato, il governo sia arrivato alla terza settimana dello stato di emergenza senza ancora conoscere il numero di posti letto disponibili negli ospedali, soprattutto in terapia intensiva.
‘Noi Denunceremo’ ha indotto un silenzio stampa dopo la diffusione della nota
Inoltre, sempre stando a quanto scritto da Noi Denunceremo, ai primi tempi della pandemia il governo ha ritenuto superfluo tracciare gli asintomatici. Proprio per questo il comitato denuncia il governo e lo ritiene il vero responsabile della pandemia.
“Ci siamo a lungo chiesti perché si sia deciso di tenere degli atti pubblici secretati per cosi tanto tempo. Ora abbiamo una risposta”
Infine, la nota si conclude con i due rappresentati che si sono sentiti oltraggiati da quanto riportato dal documento, dichiarando da questo momento il silenzio stampa in segno di protesta. Sono molte infatti le famiglie, stando a quanto riportato dalla nota, che avrebbe perso delle persone durante la pandemia anche a causa di altre malattie che non fossero il Covid-19.